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Napoli e Bari, i De Laurentiis hanno fatto rinascere il Sud

Napoli e Bari, i De Laurentiis hanno fatto rinascere il Sud

©️ “DE LAURENTIIS” – FOTO MOSCA

Basterò un pareggio al Bari per ritornare in Serie A, dopo l’uno a uno ieri a Cagliari. I biancorossi di nuovo tra le grandi calcio italiano, merito naturalmente della famiglia De Laurentiis che ha raccolto il club in Serie D. Questa mattina il Corriere del Mezzogiorno edizione Puglia omaggia ad Aurelio e il figlio Luigi De Laurentiis vicino alla realizzazione di un’impresa.

“Stati Uniti, Indonesia, Canada, Cina e Australia. Il calcio italiano è in mano agli stranieri. È il pallone globale nel mondo globale. Una mazzata tremenda che cancella il calcio romantico di un tempo, quando i presidenti di casa nostra erano ruspanti, pieni di passione, pronti a bruciare il patrimonio di famiglia. I Barbera, I Massimino, i Ferlaino, i Pignatelli, i De Palo, i Matarrese, altri ancora. Era il Sud, magari dilettanti e sprovveduti nel far quadrare i conti, ma era un Sud in grado di entusiasmare i tifosi con la bandiera del meridionalismo. Tutto finito? Si pensava. Invece vennero i De Laurentiis, Aurelio e Luigi, gente da grande schermo, passati alla storia con i cinepanettone”.

La penna è quella di Gianni Spinelli che scrive:

“Aurelio e Luigi, anche antipatici a taluni per atteggiamenti spavaldi da padroni del vapore, hanno fatto rinascere il Sud, che fra l’altro è sempre nato a metà, specie a Bari. E lo scudetto del Napoli dopo 33 anni e l’eventuale promozione del Bari fanno una ”emozione Sud” che pochi si aspettavano. Un grande traguardo, una festa popolare che non può passare inosservata”.

Bari a questo punto dovrebbe ringraziare i De Laurentiis, specie Luigi, che hanno smentito la teoria secondo cui è impossibile fare calcio vincente al Sud, soprattutto a Bari, con una società vessata dalle origini e negli ultimi campionati distrutta da presidenti avventurieri. I De Laurentiis, dopo una corte opportuna del sindaco Antonio Decaro, hanno preso il Bari il 31 luglio del 1918 e dalla D lo hanno portato fin qui. Impresa non da poco, a dispetto di chi ha sempre gridato «il Bari ai baresi». Ma quali baresi, se i baresi non c’erano e non ci sono?”.

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