© “DIA” – FOTO MOSCA
Boulaye Dia è scomparso, e questo lo sanno tutti. La domanda da porsi, però, oltre dove sia oggi, è un’altra: quanto può compromettere sull’obiettivo salvezza della Salernitana la sua assenza? E, chiaramente, per assenza non s’intende qualche partita, ma un’assenza perpetua. Ad esempio, se al termine di questa telenovela decidesse di non giocare più per la squadra granata, o se Iervolino decidesse di metterlo fuori rosa di comune accordo con Sousa.
Stando alle ultime dichiarazioni del tecnico portoghese, i nuovi acquisti non sono attualmente pronti per la Serie A. Altri ancora, addirittura, non proferiscono parola in una a lui comprensibile. Questo è indubbiamente il frutto di un mercato carente, dove eccezion fatta per i 12 milioni spesi per il riscatto del senegalese, poco è stato fatto.
In questa stagione ha messo a segno un gol in due partite, e altri due realizzati dalla Salernitana sono frutto del genio di Candreva. L’anno scorso, invece, le reti siglate sono state ben 16 in 33 partite, condite anche da 6 assist. La media realizzata parametrata anche al numero di conclusioni, invece, è da capogiro. Si parla di cifre molto vicine al bionico Erling Haaland.
Dunque è fuori discussione che la Salernitana perderebbe tantissimo. Ma proviamo a quantificare: la rosa attuale dei granata, con tutti i suoi limiti a centrocampo, e con un attacco improvvisato praticamente, sarebbe all’altezza di salvarsi anche quest’anno? Noi avevamo pronosticato una Salernitana pronta ad alzare l’asticella dei suoi obiettivi, ma alla luce del mercato è chiaro che l’obiettivo sia quello di salvarsi tranquillamente.
Senza Dia, forse, si andrebbe a prendere proprio quella tranquillità.
Leave a Reply