Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa dall’Olimpico Grande Torino per presentare la sfida di domani tra il suo Torino ed il Napoli. Di seguito, ne riportiamo i passaggi salienti.
Il tecnico granata ha espresso il suo pensiero sulla partita che lo aspetta domani contro il Napoli: “Già lo scorso anno hanno alzato il livello, con Spalletti hanno sempre vinto e lui è un ottimo allenatore. Hanno grande equilibrio e serve una partita al top. Il Napoli ha affrontato squadre che li aspettavano bassi e hanno preso quattro gol, chi li ha affrontati a viso aperto anche ha subìto. Ci sono tante difficoltà diverse in questa gara, loro riescono sempre a trovare il modo per fare gol. Serve una partita perfetta se vogliamo fare punti“.
Poi, Ivan Juric è passato alle questioni spinose, ovvero le assenze che, tra Nazionali ed infortuni, stanno condizionando il suo lavoro: “Abbiamo tante assenze e mi dispiace perchè è difficile lavorare così, soprattutto per noi che vogliamo fare cose nuove rispetto allo scorso anno. Si gioca tanto, ci si allena poco, poi ci sono le pause e gli infortuni. Praticamente non ho mai la squadra a disposizione”.
L’attenzione si è spostata poi sulle condizioni dei diversi infortunati in casa Toro. Lo stesso Juric ha annunciato alcuni recuperi: “Belotti comincia ad essere disponibile, lui è un giocatore muscolare e fisico e ha bisogno di tempo per entrare in forma. Non dobbiamo aspettarci che sia al top, ma possiamo iniziare a contare su di lui. Zaza è più o meno uguale, anche lui è disponibile domani. Linetty è a disposizione, Praet invece spero di averlo per la prossima”.
Infine, le domande sono tornate sull’ultimo incontro tra il Napoli e Juric, ovvero quel famoso Napoli-Verona in cui gli azzurri salutarono i sogni di qualificazione in Champions: “Non saprei cosa rispondere, ne abbiamo già parlato l’ultima volta. Il mio pensiero è quello di dare sempre il massimo, lo avevo già detto. E’ stata una partita come tutte le altre, come avevo preparato la Juve due settimane fa. Ognuno reagisce come vuole, l’importante è che la squadra faccia bene“.
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