©️ “NATAN” – FOTO MOSCA
Alla fine l’esordio di Natan è arrivato. In circostanze a dir poco surreali, in una difesa a tre che è diventata a cinque, e poi addirittura a sei per difendersi dagli attacchi del Braga, ottavo nel campionato portoghese, ma è arrivato. Buttato nella mischia per una manciata di minuti e in una situazione di emergenza, il centrale brasiliano non ha avuto modo di mostrare le sue qualità, e dunque il giudizio resta chiaramente sospeso. Eppure c’è già una giocata, di fatto l’unica della sua partita, che ha diviso e non poco i pareri di esperti e non.
Al 92’ Ricardo Horta vola sulla fascia e viaggia verso la linea di fondo. Natan interviene con una scivolata “lunga”, non proprio accurata nei tempi e nello stile, ma alla fine decisa ed efficace. E qui sorge la domanda: è un grande intervento oppure un rischio inutile? Sui social e sulla stampa si è aperto il dibattito su quale dovrebbe il galateo del buon difensore centrale, cosa dovrebbe fare e non fare in area di rigore.
Partiamo dal presupposto che la scivolata è una delle giocate migliori del repertorio di Natan e, dunque, siamo solamente di fronte ad un primo assaggio di ciò che dovremmo abituarci a vedere. Archiviamo allora tutti i discorsi sul fatto che in area non si interviene in scivolata, o che la scivolata è già di per sé ammissione di un errore. Balle: qualsiasi tipologia di intervento rappresenta un potenziale rischio all’interno dell’area di rigore.
Il tackle di Natan su Horta non è probabilmente la miglior espressione del fondamentale. Si vede che quando “annusa il pericolo”, il difensore brasiliano si stacca con velocità e tempestività dal suo blocco per andare a fermare l’azione avversaria. Quando si lancia al suolo, però, il suo intervento non rientra propriamente nei corretti schemi spazio-temporali. La scivolata sembra abbastanza anticipata e l’impatto con il pallone arriva solamente dopo un bel po’ di istanti trascorsi in terra. Diciamo che se Horta fosse stato un po’ più reattivo e lucido avrebbe avuto tempo a sufficienza per cambiare giocata ed eludere Natan.
Tirando le somme, Natan si è preso un rischio, ha scommesso sulle sue capacità, e gli è andata bene. A conti fatti, vedendo la dinamica dell’azione, probabilmente avrebbe avuto tutto il tempo per poter arrivare a contrastare Horta anche in piedi, ma, appunto, la scivolata è una delle specialità della casa. Quel che conta è che alla fine è risultata efficace, ma analizzando la dinamica poteva anche essere evitata.
Forse serve ancora uno step mentale per arrivare a leggere meglio e con più maturità le situazioni di gioco. E probabilmente, è proprio quel che intende Rudi Garcia quando dice che Natan non è ancora pronto. Onestamente, però, eviteremmo di soffermarci troppo sui dettagli e di andare a cercare il pelo nell’uovo. Non è da un singolo intervento che si può valuta un calciatore.
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