© “NAPOLI OSIMHEN”– FOTO MOSCA
L’ex allenatore, adesso opinionista, Francesco Guidolin ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui analizza il modo di giocare del Napoli e le armi a disposizione di Spalletti. La Roma farebbe bene a presentarsi in campo senza alcun complesso. Pena, secondo Guidolin, il rischio di incappare in una ennesima brutta figura, dopo la sconfitta subita con punteggio tennistico dai modesti norvegesi del Bodo/Glimt.
“I giallorossi non devono avere timori, possono giocarsela alla pari col Napoli. È una squadra, quella di Mou, che ha un grande equilibrio. E poi c’è un quartetto offensivo di notevole qualità. Sono loro con i movimenti e le improvvise accelerazioni a dover accendere la sfida. Sono contento che Zaniolo non si sia fatto niente di grave. Lui è devastante: nessuno ha le sue accelerazioni. Agirà dalla parte di Mario Rui e non sarà semplice controllarlo. A Mario Rui dovrà dare una mano il centrocampista di sinistra per rallentare Zaniolo“.
Cosa dovrà fare la Roma?
“Sarà non concedere troppa profondità a Osimhen. Dovrà essere abile la linea difensiva a salire quando sarà il caso e “a scappare” quando, invece, gli avversari giocano a palla scoperta. Ma tutta la squadra è chiamata a un lavoro collettivo“.
Il gioco del Napoli?
“Il Napoli è forte perché può fare qualsiasi tipo di gioco. Ha elementi duttili in grado di palleggiare, di rallentare o accelerare la manovra, di pressare alto e di andare via con triangoli veloci nello stretto. Penso, ad esempio, alla catena formata da Insigne e Mario Rui, oppure alle giocate di Lozano se Spalletti lo schiererà. Di solito, dopo un possesso rapido sulla trequarti, si cerca l’imbucata per l’attaccante centrale. Osimhen ha i tempi per giocare sul filo contro i difensori della Roma“.
I centrocampisti azzurri si scambiano spesso la posizione tra loro?
“Questo è dovuto al fatto che sono universali. Nel senso che sanno fare diverse cose: condurre il pallone, lanciare, passare, inserirsi, anche tirare in porta”.
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