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Mazzarri conferma l’interesse di un ritorno in azzurro, come giocherebbe il suo nuovo Napoli?

Mazzarri conferma l’interesse di un ritorno in azzurro, come giocherebbe il suo nuovo Napoli?

© “MAZZARRI” – FOTO MOSCA

Intervistato dal Corriere dello Sport, Walter Mazzarri ha rilasciato parecchie dichiarazioni sull’ipotesi di un suo possibile ritorno a Napoli. L’ex tecnico dell’Inter ha speso fiumi di parole per raccontare i suoi rapporti con De Laurentiis quando guidava gli azzurri, ed ha anche ammesso di aver avuto la possibilità di ritornare sulla panchina degli attuali campioni d’Italia. Il tecnico toscano ha affermato di vedere in Napoli qualcosa di magico, e che a tutti piacerebbe, oggi, allenarlo. È forte, un club importante, e a lui piacerebbe trovare -come ha ammesso- una squadra con ragazzi da migliorare, a cui insegnare qualcosa e con coi impostare un lavoro serio.

Mazzarri quindi vuole ritornare, ripartendo dai suoi errori che secondo lui lo hanno un po’ macchiato nel corso della carriera. Si è portato avanti, ha studiato, ed è pronto per guidare di nuovo una squadra di Serie A. Nell’ultimo periodo si è parlato parecchio di Napoli, data la complicata situazione nella quale si è trovato subito dopo la pausa. Garcia non dà, o dava, a discrezione del presidente, garanzie adeguate per i campioni d’Italia, che sono partiti a rilento rispetto a come ci si aspettava. E tra i papabili candidati per sostituire l’allenatore francese s’è fatto proprio il nome di Mazzarri, immaginando così un romantico quanto clamoroso ritorno.

Ad oggi, con la conferma che dei contatti ci sono stati, possiamo anche già immaginare come giocherebbe un ipotetico suo nuovo Napoli. Ricordiamo che il suo dogma era il 3-4-2-1, quello con cui -a detta sua- ha scritto la storia del Napoli, diventando anche l’allenatore più longevo nell’era De Laurentiis. In porta Gollini o Meret si giocherebbero un posto da titolari come con qualsiasi altro allenatore, tanto Mazzarri non ha mai prediletto (e non prediligerà) una complessa costruzione dal basso.

Il suo tridente difensivo potrebbe essere composto da Rrahmani, Ostigard e Natan; quest’ultimo, ad esempio, conosce già molto bene le strategie difensive di un terzetto, e potrebbe rivelarsi una concreta arma segreta. I quattro di centrocampo sarebbero un mix di muscoli e calciatori tecnici. Dalla destra: Di Lorenzo, Lobotka, Anguissa, Olivera. Dietro la punta, invece, opererebbero in un inedito duo Zielinski-Kvaratskhelia, che sarebbero entrambi molto più vicini alla porta rispetto a quanto lo sono adesso. Diventerebbero anche molto più pericolosi. Anche con Mazzarri, infine, Osimhen sarebbe preferito a Raspadori, ma non è da escludere che Jack avrebbe molte più possibilità, vale a dire molti più minuti a disposizione per dimostrare il suo talento nel suo ruolo naturale.

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