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Nasti: “Sono qui per portare il Bari in Serie A. Gol? Arriverà, devo gestirmi meglio”

Nasti: “Sono qui per portare il Bari in Serie A. Gol? Arriverà, devo gestirmi meglio”

Intervenuto quest’oggi in conferenza stampa, l’attaccante del Bari Marco Nasti ha fatto il punto sui suoi primi mesi in biancorosso alla vigilia della sfida contro il Cittadella.

“Sono un generoso, non sto trovando il gol e abbiamo vissuto partite difficili sin qui. Domani sarà una partita tosta ma sono sicuro che il gol con pazienza arriverà. Mi trovo benissimo in questo sistema di gioco”.

LA GESTIONE DELLE ENERGIE – “Devo gestirmi meglio, a Cremona l’ho fatto. Sono ancora giovane. A Cosenza arrivavo dalla Primavera e non avevo i ritmi dei miei compagni, però con il tempo sono riuscito a mettere in difficoltà l’allenatore”.

IL NUMERO 9 E LA “MODERNITA” DEL RUOLO – “Mi sento una punta moderna, mi metto a disposizione della squadra. Il 9 è stato il mio numero sin da piccolo e lo sento mio”.

IL PASSATO AL MILAN – “Ho conosciuto Giroud e Ibra. Una volta a Ibra non ho passato il pallone in allenamento: mi ha mangiato, sono andato via dal campo con la testa bassa. Sicuramente l’obiettivo di quest’anno è fare meglio dell’anno scorso, vogliamo andare in Serie A e ce la metteremo tutta”.

LA CONCORRENZA – “Il calciomercato è uno stimolo in più, a me la sana competizione è sempre piaciuta, mi alleno come ho sempre fatto. Se arriva gente che può darci una mano ci sarà competizione. L’anno scorso seguivo Cheddira, l’ho conosciuto in ritiro e mi ha aiutato tanto. Non sento troppo la pressione, so che potenzialità ho e che posso fare bene con questa maglia”.

L’INTESA CON SIBILLI – “Lui è napoletano, io ho parenti a Napoli. Impossibile non andarci d’accordo. In allenamento cerca di darmi consigli, quindi abbiamo legato subito”

LA SFIDA AL CITTADELLA – “Domani sarà una partita difficile, loro sono una squadra che viene sempre ad aggredirti alta. Li abbiamo studiati attraverso i video, dovremo cercare di fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto. L’anno scorso avevano Antonucci che ha fatto la differenza, quest’anno hanno messo su un bel gruppo. Daremo il massimo come sempre”.

OBIETTIVO UNDER 21 – “Andare in Nazionale è sempre un’enorme soddisfazione, ci sono tanti attaccanti forti – penso a Colombo, con il quale abbiamo condiviso le giovanili del Milan – e non è semplice. Lotto anche per questo”.

LA RINUNCIA ALL’UNDER 20 – “Per me è stata una scelta di cuore, non volevo tradire i miei compagni e ho scelto di restare a Cosenza per provare a salvarci e ce l’abbiamo fatta. Farei lo stesso anche per il Bari, mettendolo davanti a tutto”.

IL PRIMO GOL AL SAN NICOLA – “Forse faccio troppo lavoro sporco, devo cercare di gestirmi meglio. Ne ho parlato anche con il direttore nella settimana di preparazione della partita di Cremona. Devo crescere in questo. Far gol al San Nicola? Mi piacerebbe tantissimo, non vedo l’ora. Manca quello per sbloccarmi”.

LA CRISI DELLA SCUOLA ITALIANA DEGLI ATTACCANTI – “Se uno merita non ci sono problemi a mandarli in campo. Penso a Miretti, Baldanzi, Gnonto. Poi ci sono gli allenatori che rischiano e quelli che non rischiano, conta tanto farsi trovare pronti”.

IL MODELLO DI NASTI – “Studiavo Icardi, credo che sotto porta sia un bell’esempio. Anche l’anno scorso a Cosenza non segnavo tanto e dopo l’allenamento lavoravo per attaccare la porta. Ho fatto doppietta con la Reggina e da quel giorno provo sempre più ad attaccare il primo palo”.

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