© “SPALLETTI” – FOTO MOSCA
Le 6 vittorie consecutive del Napoli 2021-2022 hanno aperto un dibattito in città: ma è più forte questa squadra di Spalletti o quella dei 91 punti di Maurizio Sarri del 2017-2018, che vinse le prime 8? Impossibile dare una risposta secca, ma Il Punto Brillante prova a confrontare le due squadre, calciatore per calciatore.
PORTIERE, REINA vs OSPINA / MERET
Lo spagnolo giocò 37 partite su 38 in quella stagione subendo 29 gol. Il colombiano ne ha giocate 4, Meret le prime 2 ed i gol subiti sono 2, uno a testa contro Genoa e Juve. Qui ce la sentiamo di sbilanciarci: oggi il Napoli è più forte tra i pali perchè sia Ospina che Meret hanno qualcosa in più rispetto a Pepe, più bravo con i piedi che con le mani. Ma anche sotto questo profilo tecnico, con Ospina il Napoli è messo benissimo.
SPALLETTI 1 – SARRI 0
TERZINO DESTRO, HYSAJ vs DI LORENZO
L’albanese in campionato collezionò 35 gettoni su 38, sempre presente insomma. Un po’ come il terzino campione d’Europa, insostituibile sulla sua fascia. Per Hysaj tanta affidabilità sulla fase difensiva, un discreto possesso palla, ma quando si trattava di offendere, diciamo che non era il massimo. Diverso il discorso per Di Lorenzo: ha qualche limite sulle diagonali difensive (vedi gol Genoa, finale Wembley, raddoppio Leicester, tutte azioni molto simili, nonostante in EL giocasse a sinistra) ma in palleggio, sovrapposizioni e pericolosità offensiva, stravince il duello contro Hysaj.
SPALLETTI 2 – SARRI 0
CENTRALE DIFENSIVO DESTRO, ALBIOL vs RRAHMANI
3 gol per il difensore spagnolo, ora al Villareal, che in quella stagione aveva 32 primavere alle spalle. Il kosovaro, classe 1994, che ha cancellato Manolas dall’11 di base, ha già segnato ad Udine confermando partita dopo partita di poter essere il giusto erede di Raul, che però vince il duello per la sua capacità di guidare la difesa, mentre Rrahmani ha qualcosa in più sulla marcatura ad uomo.
SPALLETTI 2 – SARRI 1
CENTRALE DIFENSIVO SINISTRO, KOULIBALY vs KOULIBALY
Vi anticipiamo che non assegneremo punti nei confronti tra gli stessi calciatori. Il Koulibaly di quella stagione fece un campionato pazzesco e tutti ricordiamo quel gol scudetto allo J Stadium nel finale. Il Koulibaly di quest’anno, anzi il Comandante, sembra essere tornato quello del 2018. Già in gol + assist contro l’Udinese, ma soprattutto ha già deciso la partita contro la Juve, sempre nel finale, proprio come il 22 aprile 2018. E chi se la dimentica quella data!
SPALLETTI 2 – SARRI 1
TERZINO SINISTRO, MARIO RUI/GHOULAM vs MARIO RUI
Dopo l’infortunio agli inizi di novembre di Ghoulam, Mario Rui si è impossessato di quella fascia sinistra e non l’ha più mollata, nonostante le tante critiche ricevute dalla piazza per un rendimento non sempre costante. Oggi il portoghese, dopo anni di “non calcio”, è tornato ad essere un protagonista di una squadra, quella di Spalletti, che domina le partite e gli avversari come faceva quella di Sarri. Difficile quindi assegnare un punto, anche perché i cartellini gialli restano più o meno gli stessi, 8 su 25 nel 2018, 2 su 6 quest’anno. Un’ammonizione ogni 3 partite.
SPALLETTI 2 – SARRI 1
MEDIANO INCONTRISTA, ALLAN vs ANGUISSA
Qua ci sbilanciamo senza alcun dubbio, Anguissa è superiore ad Allan. Ecco perchè: il brasiliano arrivò a Napoli dall’Udinese, quindi dopo campionati di metà classifica. Quella stagione giocò tutte le partite segnando anche 4 gol. Zambo Anguissa è arrivato al Napoli dal Fulham dopo aver giocato anche con Marsiglia (finale Europa League) e Villareal, quindi dopo aver giocato in Premier, il campionato più competitivo del mondo. Rispetto ad Allan è un anno più giovane (26 contro i 27 del numero 5 azzurro) ed ha 9 cm in più che fanno la differenza in Italia, ancor di più in una squadra che preferisce palleggiare ed ha quindi bisogno di centimetri in mezzo al campo. E pure sulle qualità tecniche il camerunense, in queste prime partite, sembra avere qualcosina in più.
SPALLETTI 3 – SARRI 1
PLAY REGISTA, JORGINHO vs FABIAN RUIZ
Il pallone d’oro, come batte bene i rigori, la Champions al Chelsea, l’Europeo con l’Italia ecc ecc … messa così non c’è confronto. Ma ci assumiamo la responsabilità di quello che stiamo dicendo: Fabian Ruiz, preso così, è più forte di Jorginho. L’età è simile (27 Jorginho, 26 Fabian) ma lo spagnolo, meno bravo nel dare equilibrio alla squadra, è potenzialmente più forte in zona assist e nelle conclusioni a rete. Ed è anche più alto di 9 cm, dettaglio che conferma la nostra preferenza. Il cammellone (cit. Fedele) è meglio di Frello, e Decibel Bellini, speaker del Napoli, grande tifoso azzurro e grande amico di Jorginho, capirà e ci perdonerà!
SPALLETTI 4 – SARRI 1
MEZZALA SINISTRA, HAMSIK vs ZIELINSKI
Siamo tutti troppo innamorati di Hamsik per poter preferire qualsiasi altro giocatore al mondo al suo posto. In quell’annata Marekiaro le giocò tutte ma venne sostituito 25 volte su 38. Segnò 7 gol ed aveva la fascia di capitano sul braccio. Zielinski è tornato da un infortunio e si è messo subito in carreggiata con il bel gol alla Samp e l’assist decisivo contro il Cagliari. Marek è stato più uomo squadra e più bravo tatticamente, Piotr ha più i colpi del campione ma ogni tanto capita di non essere in giornata. Votiamo con il cuore, quindi il numero 17.
SPALLETTI 4 – SARRI 2
ESTERNO DESTRO, CALLEJON vs POLITANO / LOZANO
Questo confronto scatenerà l’inferno. Il Callejon del 2017-2018 non è il Callejon visto l’anno prima e l’anno prima ancora. Era un calciatore quasi a fine carriera ed infatti quasi tutti i 10 gol messi a segno in quel torneo, risalgono al girone d’andata. Prova evidente che poi è stato un continuo calare di rendimento. Oggi il Napoli ha due esterni al prezzo di uno e questo fa la differenza nelle nostre scelte. Matteo Politano rispetto a Callejon ha meno qualità nei tagli, però copre la fascia come lo spagnolo ed ha un piede molto più educato dello spagnolo. Lozano è più attaccante, ha più velocità, è più esplosivo nei dribbling ed è perfetto sia nelle partite di ripartenza che quando viene inserito a gara in corsa. Non abbiamo dubbi, oggi il Napoli a destra, è più forte del Napoli di Sarri in quel ruolo.
SPALLETTI 5 – SARRI 2
ESTERNO SINISTRO, INSIGNE vs INSIGNE
Meglio il Lorenzo del 2017-2018 che fece 8 gol e tantissimi assist o il Lorenzo capitano di quest’anno, in gol 2 volte quest’anno, entrambe su rigore? Difficile dare una risposta. Sicuro oggi Insigne è un calciatore maturo, campione d’Europa, capitano, rigorista e uomo squadra, sia tecnicamente (addio o quasi al taglio per Callejon, più lanci in profondità per Osimhen) che tatticamente. Non assegneremo punti a nessuno, ma la sensazione è che oggi Lorenzo abbia qualcosa in più. Anzi ha tutto in più, eccetto gli anni di contratto che gli restano.
SPALLETTI 5 – SARRI 2
BOMBER, MERTENS vs OSIMHEN
Il belga fu la scoperta di Sarri del 2016-2017. L’addio di Higuain, l’infortunio di Milik e le grandissime difficoltà di Gabbiadini, quasi obbligarono Sarri a rischiare Ciro come falso nueve. Fu un successone, perché Mertens, liberatosi da compiti tattici, riuscì ad esplodere tutta la sua classe con 28 gol. Il confronto però è tra Osimhen 2021 e Mertens 2018 e quell’anno il belga ne fece “soltanto” 18. Oggi Osimhen è in una fase di crescita esponenziale. Ha già segnato 4 gol in campionato nelle ultime 3 più la doppietta spettacolare di Leicester. Ha guadagnato rigore contro il Cagliari e sta dimostrando che può davvero diventare il capocannoniere della Serie A. Il confronto tra i due, a parte il lato tecnico (Ciro ha molta più tecnica) è impari perché Osimhen anche da solo può tenere il peso dell’attacco azzurro. Mertens no. Scegliamo Victor, senza rancore!
SPALLETTI 6 – SARRI 2
I risultati
Sei a due per Spalletti, quindi, che vince il confronto nel tempo, sul piano individuale con l’11 di Maurizio Sarri (solo Albiol ed Hamsik vincenti). Una vittoria netta che diventa nettissima se si confrontano le panchine di quel Napoli con questo spallettiano. Nel 2017-2018, Sarri, poco amante del turnover, diede spazio soprattutto a Zielinski (32 presenze ma solo 8 da titolare), Rog (28 presenze ma nessuna da titolare), Diawara (come Rog 18 partite da subentrato, compreso quella del famoso gol al Chievo), Milik, Maggio, Chiriches, Tonelli e Giaccherini. Poca roba, insomma. Pochissima roba, in confronto alle seconde linee di questo Napoli: di Meret abbiamo parlato, Manolas come centrale difensivo, Juan Jesus (ex Roma ed Inter…) come jolly, Lobotka, Diego Demme ed Elmas in mezzo al campo, Lozano per Politano, ma anche Ounas e Petagna, oltre al recordman dei cannonieri di tutti i tempi, Ciro Mertens.
Ecco, oggi Mertens rappresenta il jolly da sfruttare nel periodo Coppa d’Africa, 4 anni fa era il terminale offensivo. Dato emblematico sulla qualità di questo Napoli (almeno sul piano individuale) rispetto a quello di Sarri. Mettiamoci anche che le 3 avversarie, Inter, Juve e Milan, ovvero le squadre che hanno vinto il 90% degli scudetti in Italia, hanno perso tutte il loro calciatore più forte (Lukaku, Ronaldo e Donnarumma) che garantiva una decina di punti a campionato ed il gioco è fatto. Oggi il Napoli di mister Spalletti è più forte del Napoli di Sarri e può davvero puntare a … vincere a Firenze! La scaramanzia è sempre la stessa, non è cambiata!
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