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Milik: “Vlahovic? Sono qui per giocare, non per fare il vice”

Milik: “Vlahovic? Sono qui per giocare, non per fare il vice”

©️ “MILIK” – FOTO MOSCA

Il nuovo attaccante della Juventus, Arkadiusz Milik, dopo la conferenza stampa di presentazione, ha rilasciato un’intervista a DAZN:

Che giocatore arriva alla Juventus?

“Ciò che ho fatto in passato non conta più perché ora sono in un grande club e devo dimostrare a tutti quanti che so fare gol, so giocare a calcio e che sono forte. Ora la cosa più importante per me è giocare più minuti possibili per far vedere a tutti quanti che sono un giocatore forte. E’ tutto qui”. 

Dopo gli infortuni che ti sono capitati, quanta voglia hai di dimostrare il tuo valore? Quanto senti ancora che il mondo può conoscere il tuo valore?

“Durante la mia carriera, sicuramente qualche infortunio mi ha frenato un po’. Però ho 28 anni, ho molte motivazioni e sono davvero un ragazzo che vuole far vedere a tutti quanti che è forte. Sono un attaccante, voglio fare gol. Penso di avere tanta fame perché una volta raggiunto l’obiettivo di giocare in grandi club me ne pongo altri: giocare titolare, migliorare ed essere ancora più forte. Questo è il mio attuale obiettivo, vediamo cosa succederà in futuro”. 

Gli infortuni nella tua carriera ti hanno aiutato ad essere più meditativo?

“Non penso. Arrivare a giocare nei grandi club è sempre stato il mio obiettivo, ora che ci sono arrivato sento di voler fare ancora meglio. So di poter crescere con questo allenatore, con qusesta squadra, con questi ragazzi e con tutte le strutture. Se hai una grande organizzazione attorno, puoi solo migliorare. Ovviamente solo se dai il 100% in allenamento e in partita”. 

Cosa ti è mancato dell’Italia?

“Sicuramente la lingua perché la lingua francese è bellissima ma molto difficile per me, facevo fatica a parlare. Se parliamo di cose extracalcio, anche il cibo è qualcosa che può mancare a tutti perché qua si mangia bene. In Francia il caffè non è la stessa cosa”. 

Per caratteristiche sei simile a Vlahovic.

“Sì, un po’ siamo simili ma anche diversi. Alla fine è una cosa che non importa tanto perché devi collegarti bene con la squadra. Dipende come giochi, ma penso di riuscire a collegarmi bene con la squadra. Questa è la cosa più importante”.

Puoi dare dei consigli a Vlahovic visto che sei più grande, hai già iniziato?

“Penso che in questo momento non gliene servano, è un giocatore forte. Davanti a sé ha moltissimi anni e può fare una carriere incredibile, ma io sono venuto qui per giocare, non per fare il vice di qualcuno. Un altro attaccante è Kean, siamo in tre e stiamo lavorando tutti quanti per giocare”. 

Allegri ha detto che ha un’idea per farti giocare, te l’ha detta?

“Bisogna chiedere a lui, a me non ha detto niente. Abbiamo parlato, ma non so cos’ha in mente”. 

Come ti immagini il tuo primo gol all’Allianz Stadium?

“Forse non sarà lì, vedremo. Spero che ci sia già dopodomani con lo Spezia, ma spero di farlo il prima possibile perché noi attaccanti viviamo per il gol e questo ci dà fiducia. E’ importante segnare”. 

Non ti importa come?

“Anche se la palla sta sulla linea devi fare gol. Un gol gratis va bene perché ogni gol è un gol, che tu lo faccia da trenta metri o da due. Alla fine è la stessa cosa”. 

Quali sono le differenze tra te e Vlahovic nel calciare le punizioni? Le avete già provate insieme?

“Sì, il giorno prima della partita con la Roma abbiamo calciato insieme. Abbiamo avuto un po’ di tempo per calciare e sia io che altri giocatori abbiamo calciato. Lui calcia molto bene e penso abbia fatto qualche gol importante in Serie A. Ora che ha segnato un gol bellissimo con la Roma posso tirarle anch’io, ma vediamo come andranno le cose. Quest’anno spero di fare qualche gol su calcio di punizione”.

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