Jacobs corre verso un altro anno da incorniciare

Marcell Jacobs, reduce da un'annata d'oro, sembra intenzionato a correre verso un altra stagione stagione da incorniciare.

jacobs
Articolo di Fabio Monti05/02/2022

Buona la prima. Anzi, ottima. Uno spettacolo. Lamont Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 metri e della 4×100 (insieme con Lorenzo Patta, Faustino Desalu e Filippo Tortu) ha lasciato intendere che il 2022 può essere un altro anno da incorniciare, dopo il 2021 tutto d’oro. La doppia volata sui 60 metri nella tappa tedesca del World Indoor Tour! alla Mercedes Arena di Berlino (6’57 in semifinale, 6”51 in finale, con vittoria nettissima) sono la testimonianza concreta che il campione olimpico ha lavorato seriamente e con profitto, dopo le feste seguite all’impresa di Tokyo e che ha raggiunto vertici di rendimento molto alti. Jacobs non affrontava un impegno agonistico dal 6 agosto 2021, il venerdì dell’oro in staffetta, ultima gara prima dello stop, voluto per scaricare la tensione, dopo quanto era accaduto in Giappone e obbligato, causa un fastidio al ginocchio, che aveva consigliato di fermarsi: 187 giorni senza gare sono un’eternità, con un susseguirsi di premiazioni ed eventi non atletici, che qualcosa sottraggono sempre.

Jacobs è stato bravo a tornare per tempo alle vecchie abitudini di allenamento e a riportare l’atletica e il lavoro quotidiano al centro del suo mondo. Sono stati decisivi i consigli del c.t., Antonio La Torre e dell’allenatore, Paolo Camossi, l’ex campione di salto triplo che lo segue da otto anni e che ha spiegato: «Allenare Marcell, adesso che è bi-campione olimpico, non è diventato un problema; quando scende in pista per allenarsi, lo fa con la stessa testa e la stessa applicazione del 2015». Lo si è visto nel modo in cui ha lavorato il magnifico binomio tecnico-atleta in avvicinamento all’esordio di Berlino, con allenamenti persino sorprendenti dal punto di vista cronometrico al caldo di Santa Cruz di Tenerife. Il 6”51 del debutto, con il primo posto davanti all’ivoriano Arthur Cissé (6”60) e al francese Jimmy Vicaut (6”61), segnalano una condizione persino migliore rispetto all’esordio del 2021, con una accelerazione impressionante, nella finale, dopo i 30 metri, che lo ha portato a raggiungere il secondo miglior risultato in carriera nei 70, dopo il 6”47 con il quale aveva vinto il titolo europeo indoor undici mesi fa.

Jacobs, che ha compiuto 27 anni il  26 settembre, puntava ad avvicinare i 6”50 e ha centrato l’obiettivo. Così ha ammesso che «se comincia così, non si può che migliorare» e il suo allenatore ha parlato di un’annata «lunga con i Mondiali al coperto di Belgrado, in marzo e quelli all’aperto in luglio, a Eugene, nella quale andranno onorati i due ori olimpici. L’importante è che Marcell sappia correre bene e forte, ma riesca anche a divertirsi. I tempi cronometrici non sono la questione centrale; l’importante sarà mettere la testa davanti agli altri, sapendo che tutti cercheranno di battere il campione olimpico, come è naturale che accada». Partire bene, per andare lontano. Prossimi appuntamenti: 11 febbraio a Lodz, in Polonia e 17 a Lievin, in Francia.