Quando il Napoli preferì Osimhen ad Haaland

Nel 2019, il Napoli scelse di non puntare su Erling Haaland per poi prendere Victor Osimhen la stagione seguente. Oggi, gli azzurri si sarebbero ritrovati con l'attaccante più forte d'Europa in rosa.

Articolo di Redazione SDS01/09/2022

©️ “OSIMHEN” – FOTO MOSCA

Il pareggio con il Lecce, così come ogni passo falso, d’altronde, non fa altro che portare tifosi e appassionati a rimuginare su cosa è andato e soprattutto su cosa non è andato. Della prestazione di ieri, ad esempio, sicuramente non è andata la prova di Victor Osimhen. Il nigeriano è stato costantemente isolato rispetto al resto della propria squadra. Servito poco e male, e altrettanto sbagliata è stata la gestione del pallone dell’ex Lille.

Nel primo tempo tocca solamente 9 palloni, quasi tutti spalle alla porta e a decine di metri dall’area di rigore. Poco meglio nella ripresa, ma la sua prova resta impietosa. E ad aggravare la sua pagella c’è il doppio errore di testa, da pochi passi, prima togliendo la palla a Kvaratskhelia – sicuramente meglio piazzato – e poi spedendo alto ad una manciata di secondi dal fischio finale.

E così la mente viaggia e fantastica alla ricerca di soluzioni e spiegazioni. Ed oggi ripensa magari a quello che è, e a quello che sarebbe potuto essere. Appena un annetto fa, infatti, il Corriere dello Sport svelò un clamoroso retroscena di mercato: il Napoli aveva preso Erling Haaland. L’attaccante norvegese aveva già fatto bella figura in Champions League, proprio contro gli azzurri, e viaggiava su medie realizzative stratosferiche con la maglia del Salisburgo.

Nella primavera del 2019 il Napoli aveva praticamente messo le mani su Haaland, raggiungendo anche un accordo totale con il club austriaco. Venticinque milioni di euro ed affare che era giunto quasi alle strette di mano finali. Poi, d’improvviso, la trattativa rallentò fino a bloccarsi, per poi sfumare definitivamente. Un solo ostacolo, che la dirigenza partenopea reputò insormontabile: la famiglia e la procura di Erling chiedevano la bellezza di 20 milioni di euro di commissione. La cifra, che si andava a sommare a quella pattuita con il Salisburgo (45 milioni totali, dunque) fu ritenuta eccessiva. Valutazione diversa, invece, per i 76.356.819 euro (questo è quanto emerge dal bilancio della SSC Napoli) richiesti per Victor Osimhen nell’estate 2020.

Il resto lo racconta la storia e al Napoli, forse, restano solamente i rimpianti. Il curriculum di Erling Haaland racconta di 29 gol in 27 presenze con il Salisburgo, 86 in 89 con il Borussia Dortmund (che lo prese alle stesse condizioni richieste al Napoli), 20 in 21 con la Norvegia, 23 in 19 in Champions League. Numeri mostruosi ai quali si aggiungono quelli che sta maturando in questi primi scampoli di Premier League. Molti erano scettici sul suo trasferimento in Inghilterra, sostenendo che il norvegese avrebbe avuto difficoltà ad adattarsi al gioco di Guardiola e al calcio inglese.

Erling Haaland invece continua a macinare gol su gol. Con la tripletta realizzata ieri contro il Nottingham Forest, la seconda in appena quattro giorni, l’ex centravanti del Borussia ha raggiunto già 9 centri stagionali in sole 5 presenze. Grazie a questo incredibile score, è diventato il miglior marcatore di sempre nel mese di agosto della storia della Premier. Ed infine, ha superato anche un mostro sacro come Aguero per numero di reti segnate nelle prime 5 partite con la maglia dei Citizens.

Nel 2019 il Napoli scelse di non fare il passo più lungo della gamba. Oggi, però, si sarebbe potuto ritrovare con l’attaccante più forte d’Europa nella propria rosa.