Hamsik: “Mai smesso di seguire il Napoli. Scudetto? Non dico niente”
Marek Hamsik, ex capitano del Napoli, è intervenuto ieri sera ai microfoni di DAZN per commentare lo straordinario momento degli azzurri.
Marek Hamsik, ex capitano del Napoli, è stato ospite ieri sera a Supertele, il programma condotto da Pierluigi Pardo e in onda su DAZN. Di seguito, le sue dichiarazioni sugli azzurri.
“Non ho mai smesso di seguire il Napoli. Quest’anno, come l’anno scorso, sono partiti fortissimo ma li vedo più convinti della passata stagione. Kvaratskhelia è una sorpresa incredibile e sta facendo cose fuori dal comune”.
SUL CENTROCAMPO:
“Chi mi ha sorpreso di più a centrocampo? Lobotka non butta mai palloni e ne smista sempre, Anguissa si inserisce e Zielinski fa assist. Un centrocampo molto equilibrato e completo come fu quello mio con Jorginho e Allan“.
SU NAPOLI:
“Cosa mi manca? Un po’ tutto, Napoli è un misto di cose belle: dalla gente allo stadio, poi il cibo, il sole. Un mix perfetto. Mi ricordo che la gente quando veniva a Napoli si spaventava e poi dopo qualche giorno si innamorava”.
SU LAVEZZI E CAVANI:
“Non so se c’è qualcosa che non si sa di Lavezzi. Mi ricordo i primi giorni che fu presentato insieme a me, nessuno ci conosceva. E abbiamo scritto la storia del Napoli. Sicuramente lui era un po’ in sovrappeso all’inizio, e i capelli non erano messi bene… poi è migliorato (ride, ndr). Cavani? Un professionista incredibile, si allenava molto di più da solo a fine allenamento. Quando perdeva andava fuori di testa. I balletti? Loro sono sudamericani, io non c’entro niente (ride, ndr)”.
SU GIOIE E RIMPIANTI:
“Battere Maradona, sono stato il primo, è stato un onore. Una cosa bellissima, anche quando ebbi il videomessaggio da lui. Il rimpianto più grande è sicuramente non aver vinto il campionato, perché per tre volte ci siamo andati vicini arrivando secondi e un anno era davvero ad un passo, ma è andata così. Ci sta, vincere il campionato non è facile”.
SULLO SCUDETTO:
“Sono scaramantico. Avanti così ma non dico nulla, proprio niente (ride, ndr)”.