Gollini: “Tutte le partite devono essere delle finali”
Pierluigi Gollini ha parlato del percorso in Champions e in campionato del Napoli nel corso di un'intervista.

©️ “GOLLINI” – FOTO MOSCA
Pierluigi Gollini ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Il nuovo portiere del Napoli ha toccato i temi dello scudetto e della Champions League:
Spalletti ha detto che non è bravo in matematica per fare i conti per lo Scudetto… “La chiave del discorso è pensare partita per partita ed è così qui, è la forza di questo gruppo. Se riusciamo a fare ciò che questa squadra ha dimostrato nel tempo il futuro davanti è bello. Il Milan l’anno scorso ha vinto lo scudetto e quest’anno sta vivendo un momento difficile: questo per dire che nel calcio delle cose sembrano facili ma non lo sono, quindi è giusto quello che dice il mister per rimanere coi piedi per terra”.
Anche le gare come quella con lo Spezia possono essere difficili? “Soprattutto fuori casa… Spezia è uno stadio ostico, molto piccolo, vicino, il pubblico sarà caldo. Poi quando uno è primo in classifica gli altri giocano sempre col coltello tra i denti. Ma noi andremo a Spezia e ci faremo trovare pronti”.
Questo Napoli può diventare la mina vagante della Champions League? “La Champions è una competizione molto difficile, estremamente competitiva. Dalla nostra noi abbiamo la possibilità di scendere in campo con spensieratezza, senza aver paura di nessuno e giocandoci al meglio le nostre carte. Con il talento e il modo di giocare che abbiamo ce la giochiamo con chiunque”.
Nei quattro portieri italiani più bravi due sono del Napoli: è un bel segnale? “Sicuramente sì. Io posso esserne solo felice e dire che il Napoli ha fatto le scelte giuste. La scuola portieri italiana dal punto di vista tecnico è la migliore. Il modo di allenare della vecchia scuola italiana è rimasto un po’ troppo fermo su dei punti perché il calcio è divenuto più europeo, il portiere deve giocare coi piedi, essere più dinamico. E quindi possiamo anche prendere da altri e modernizzare la scuola. Ma dal punto di vista tecnico la scuola italiana è ancora la migliore al mondo. La tecnica ti aiuta a non fare errori e ti porta ad essere completo”.
Ancora sulla Champions League: “Noi all’Atalanta andavamo sempre in campo col pensiero di potercela giocare con chiunque ed è giusto farlo anche qui al Napoli. Siamo realisti, andiamo step by step e pensiamo partita per partita: è la cosa migliore per non togliere energie. Tutte le gare di campionato devono essere delle finali e quando si va in campo in Champions bisogna andare spensierati in campo perché ce la giochiamo con chiunque”.
Tra poco si giocherà anche contro la Fiorentina: “Spero che quella giornata lì possa essere una splendida giornata”.
Un messaggio ai tifosi: “Ringrazio tutte le persone di Napoli per l’accoglienza ricevuta, mi hanno fatto sentire a casa e ben voluto dal primo momento. A livello umano questo non ha prezzo, li ringrazio tutti”.