La conferenza stampa di Luciano Spalletti

Segui in diretta la conferenza stampa di Luciano Spalletti, in vista della gara con la Lazio in programma domani alle 20:45.

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Articolo di Redazione SDS02/09/2022

©️ “SPALLETTI” – FOTO MOSCA

Segui in diretta la conferenza stampa di Luciano Spalletti, in vista della gara con la Lazio in programma domani alle 20:45. Di seguito, le sue parole:

Cosa si aspetta di rivedere che non si è visto con il Lecce? : “Bisognerebbe rivedere le sintesi sulla qualità di gioco, riconoscere più velocemente dove si libera lo spazio per andare a giocarci dentro e muovere la palla con meno tocchi e con più qualità”.

Kvaratskhelia, che è stato nominato giocatore del mese di agosto dall’AIC, nelle ultime uscite è stato meno brillante, le sue parole a riguardo?: “Dipende dalla forza dell’avversario, dalla sua condizione, è un ragazzo che viene da un paese differente, abituato a cose differenti. Un po’ di tempo e di adattamento ci vuole sempre, magari hai bisogno di più energie e poi ti viene a mancare qualcosa. Il rodaggio è un investimento doveroso”.

A che punto sono i nuovi acquisti? : “Sono a buon punto, si comincia a conoscersi, si fanno delle sintesi di quella che è la nostra partita, l’avversario. Si comincia a parlare di quello che è il nostro calcio. Negli allenamenti la palla gira abbastanza bene, si va anche con i ritmi e la velocità giusta perché bisogna andare forte. Molte fasi della partita vanno fatte forte e poi cercando in questi momenti di ritrovare lo schema base di squadra, fatto tutto con continuità per trovare il blocco squadra”.

Tanti spazi in un 4-3-3 contro 4-3-3 con Sarri?: “La qualità del calcio di Sarri è riconoscibile molto da un punto di vista di sistema, è abbastanza rigido come 4-3-3 poi è chiaro che ogni tanto ci si passa dal 4-3-3 poi però i sistemi si deformano perché non si rimane sempre 4-3-3. E si va a prendere gli spazi i vuoti che la squadra avversaria lascia per cui i calciatori si devono adattare a quello che è uno scenario differente. Dipenderà se noi siamo talmente bravi nel trovare questi vuoti che non sono sulla trequarti, sono dove gli altri li lasciano, per andarci a giocare così velocemente che gli si può andare dietro la linea o fare un’azione di calcio offensiva”.

Cosa dice ai tifosi?: “Sono felicissimo di essere ancora l’allenatore del Napoli. Le mie ambizioni sono di un livello che non so se altri possono arrivarci ma non garantisco niente (ride, ndr), se volete io il Napoli lo alleno volentieri”.

Lobotka, che non è partito titolare con il Lecce, è fondamentale per far girare palla più velocemente?: “Ndombele è un gran calciatore. Deve adattarsi, deve conoscere tante cose del nostro calcio, ma lui è un gran calciatore. È uno che fa viaggiare la palla veloce, ha lo specchietto retrovisore ben angolato, ha delle imbucate di gran qualità, ha un gran tiro, ha un ottimo impatto fisico. Bisogna elevare il tutto”.

Dove può giocare Raspadori?: “Raspadori è un calciatore duttile, un calciatore che ha questo saper riconoscere, adattarsi a questi vuoti facilmente, fisico, non gli dà fastidio la marcatura. Può fare in questa liquidità di calcio punta esterna, trequartista, mezzala, punta”.

Kim non ha avuto bisogno di adattamento: “Kim è una certezza fin dal primo momento, si è vista personalità, forza, naturalezza. Che ha portato nelle partite con facilità e rispetto al comandante deve essere totale sempre ed è sulla buona strada”.

Avverte un clima ostile?: “Non avverto nulla o posso avvertire anche tutto ma non modifico niente di quello che è il mio comportamento e lavoro per creare allenamenti fatti bene e riuscire a sviluppare un grande gioco, piacevole per sportivi di palato fine come quelli del Napoli. Poi se non vincere è fallire, io non lo so se vinco. C’è da riorganizzare questa squadra, in questo nuovo corso dobbiamo valutare le personalità. Si può fare tutto più velocemente o lentamente, che abbiamo bisogno di un po’ di tempo l’avevo messo in conto andando a vedere questo nuovo ciclo”.

Quanto conta il fattore esperienza?: “Un po’ conta ma noi siamo il Napoli, si indossa questa maglia qui, come ho detto più volte bisogna essere competitivi e per cui mi aspetto facciano velocemente questo apprendimento per la sagoma di calciatore forte. Perché noi non siamo un club che può limitarsi a dire abbiamo avuto sfortuna. Dobbiamo giocare un calcio di livello, essere feroci perché siamo il Napoli. Le intenzioni devono essere quelle”.

Cosa non le è piaciuto con il Lecce?: “Per fare un sintesi, l’unica via per far diventare giocatori del Napoli i nuovi arrivati è quella di farli giocare nel Napoli. Abbiamo avuto una qualità di gioco sotto livello. Se come impostazione gioco la palla quando sono a 15 metri dal mio avversario poi se la perdo non riesco a rimontargli addosso. Si tratta di pochi secondi, pochi metri ma fanno la differenza. Poi dobbiamo essere bravi quando le squadre si abbassano. Gli spazi si riducono e va fatto tutto con più velocità e qualità”.

Ritiene possibile far giocare più al centro gli esterni?: “Dipende da questa liquidità: i sistemi di gioco sono sulla carta, poi ogni tanto ci si ripassa ma una volta si diventa 4-3-3, una volta si passa al 4-4-2. Quando il terzino sale aperto spinge dentro l’esterno e viene a giocare in questa via di mezzo. Il sistema iniziale è una situazione transitoria”.

Troppi cambi con il Lecce? Come in campo con la Lazio?: “Ieri mezza squadra non si è allenata per fare defaticante quindi per me oggi dire chi scenderà in campo è molto difficile. Stia tranquillo che risbaglio (ride, ndr). Diventa impossibile giocare sempre con gli stessi con le partite così ravvicinate”.