Confusa, lenta e macchinosa: la Salernitana rispecchia il suo mercato estivo
Partita che non potrebbe non essere noiosa: Botheim non governa più il pallone, Legowski in campo per necessità e difesa disorientata. Continuate a pensare che il mercato sia stato sufficiente?

© “BOTHEIM” – FOTO MOSCA
Il Lecce continua il suo grande cammino, mentre la Salernitana frena bruscamente la sua caccia ai primi tre punti stagionali. Sousa, però, difficilmente raccoglierà più di quanto guadagnato finora dati gli evidenti limiti della sua squadra. Limiti, peraltro, che non sono stati affatto colmati nel periodo di mercato, come abbiamo scritto nei giorni scorsi.
La squadra non ha un gioco propositivo e fa molta fatica in difesa. Inutile prendersi in giro, la squadra è spesso salva grazie alle giocate individuali di Candreva, i gol di Dia e gli interventi provvidenziali di Ochoa. Poi è un gran blackout. Senza il centravanti, oggi, è ritornato titolare Botheim, che difficilmente è riuscito ad addomesticare la sfera. L’ex Lazio, dal canto suo, non può tirar fuori il coniglio dal cilindro una volta a partita, a quasi quarant’anni suonati. Il risultato non può non essere quello che, a fine partita, recita il tabellino: un gol per tempo, per i giallorossi.
Il primo tempo è lento, scocciante, la Salernitana sembra quasi non essere in campo. Dopo più di venti minuti arriva il primo tiro verso la porta di Falcone, ma che comunque non lo impensierisce minimamente. L’unica, vera, occasione dei primi quarantacinque arriva quasi al termine di questi, sprecata dallo stesso Candreva.
Il secondo tempo, poi, non è tanto diverso dal primo. La Salernitana prova a gestire il pallone costruendo azioni, ma il possesso è sterile, non fine assolutamente a niente. Un altro squillo arriva soltanto al settantesimo inoltrato, dopo che il Lecce inizia ad andare in deficit di energie, con Cabral, che colpisce il palo.
Chi volesse continuare ad indossare i paraocchi lo facesse pure, ma la realtà dei fatti è la seguente: il mercato della Salernitana è stato disastroso! Vendere Coulibaly al Palermo agli sgoccioli del mercato, e presentarsi in campo con un confuso Legowski nella zona nevralgica del campo, è sintomo di qualche errore di progettualità.
Dei venticinque milioni investiti, la Salernitana ha deciso -oggi- di metterne fuori ben dodici, mentre altri otto sono stati smontati da Sousa nella conferenza stampa antecedente al match. Risultato? Difesa colabrodo, centrocampo indebolito e attacco poco prolifico, dipendente dal senegalese Dia.
Altro che stagione divertente, quest’annata sarà molto, molto lunga. E una buona metà verrà impiegata per attendere le tante scommesse di Iervolino e De Sanctis, sperando che siano riusciti a pescare bene anche stavolta, almeno tecnicamente parlando.