Il Napoli supera il primo stress test della stagione
La sconfitta con lo Spartak Mosca e una prova non brillante potevano condizionare il risultato del Franchi. Ma non è stato così.

©️ “SQUADRA NAPOLI” – FOTO MOSCA
Funziona anche con qualche imperfezione, che a Firenze si sono viste un po’ di più. E di per sé è comunque un’ottima notizia: Luciano Spalletti sa benissimo che non si può essere sempre incantevoli ed efficaci e che le vittorie sporche danno una consapevolezza diversa. È quello che è successo al Franchi, in una gara in cui il Napoli doveva rispondere davanti al primo potenziale momento critico della stagione. Tre giorni fa la sconfitta inattesa contro lo Spartak Mosca in Europa League ha in qualche modo riportato sulla terra una squadra che non si era ancora scontrata con certe difficoltà. Un avversario in forma come la Fiorentina sarebbe stata un’ottima prova per saggiare la maturità di un gruppo che comunque, dopo tutto questo tempo, non dovrebbe proprio avere problemi di questo tipo.
La squadra di Vincenzo Italiano forse avrebbe meritato un risultato diverso. Non tanto per le occasioni create, dove le due formazioni si sono equivalse nel complesso, quanto per l’intensità che è riuscita a mettere in campo specialmente nel primo tempo. Il Napoli non ha avuto modo di gestire spazi e distanze come fa per la maggior parte della gara ed è anche andato in svantaggio. Poi i frutti dell’ottimo lavoro del tecnico vengono inevitabilmente fuori: l’azione che provoca il rigore e un ulteriore schema su palla inattiva confermano la preparazione capillare.
La difesa a zona:
Allo stesso modo, si conferma una scelta discutibile riproporre la difesa a zona sui calci piazzati. L’immobilità dei giocatori a centro area lascia troppa libertà d’azione agli avversari, specialmente sulle seconde palle. Martinez Quarta infatti colpisce indisturbato da una posizione in cui non può avere vita così facile. È un concetto di gioco che non ha ancora trovato probabilmente una versione moderna e che si possa adattare con sostanziale efficacia: un’idea potrebbe essere quella di rendere ibride la marcatura, magari individuando alcuni giocatori a cui affidare un saltatore ad hoc. Non che sia lana caprina, ma ciò che resta è il Napoli in testa dopo sette giornate a punteggio pieno. Riuscirci conoscendo i propri difetti dà sempre più valore al tutto.