Chapeau per il Real Madrid, chapeau per gli azzurri per un ingiusto 2 a 3

Una prova coraggiosa di un bel Napoli non basta a tener testa al Real Madrid di Ancelotti: finisce 2-3 al Maradona.

Articolo di Luciano Scateni03/10/2023

©️ “RUDI GARCIA” – FOTO MOSCA

Grande attesa allo stadio Maradona per la notte di Champions: è il giorno di Napoli-Real Madrid. Complimenti di Ancelotti a Di Lorenzo (“uno dei più forti in Europa”) e mai una parola contro il Napoli (“città meravigliosa”). Applausi dei giornalisti per Ancelotti, Alaba non convocato e come il Napoli, i Blancos scendono in campo senza la coppia titolare della difesa. La frecciata del capitano Di Lorenzo: “Affronteremo il Real con coraggio, dobbiamo essere sfacciati e accettare ogni duello”. Garcia: “… senza pensare ogni minuto che affrontiamo i più forti del mondo”. Come Boskov, sentenzia “Se facciamo gol tutto bene”.

Lo stadio Maradona si veste a festa e il sold out (record di incasso) può diventare il famoso ‘dodicesimo’ in campo per gli azzurri. Collegamento tv con i cinque continenti. Real e Napoli sono star del calcio con qualche differenza: le bacheche dello stadio Bernabeu custodiscono 30 trofei internazionali e 35 per altrettante vittorie nel campionato spagnolo.

Ad alimentare l’ottimismo del Napoli contribuisce lo stentato successo Champions sull’Union Berlino, per 1 a 0, compensato dal rispetto per Ancelotti, l’allenatore più vincente della Champions, con squadre di diverse nazionalità. Notte da incubo nell’hotel del Real. Terremoto, sedie, poltrone divani, letti ballerini. Garcia stratega e psicologo. si affida a un consiglio dei saggi, dei leader, ma gli esclusi che ne pensano?

Tutto è pronto, “Luci al Maradona…di questa sera, che c’è di male se siamo tutti qua” (variante napoletana di ‘Luci a San Siro’ di Vecchioni) per la notte delle stelle. In campo, che spettacolo, autorevoli candidati al riconoscimento del pallone d’oro. Di casa Napoli, Osimhen e Kvaratskhelia, del Real Modric-Bellingham. Fischia l’esperto Clement Turpin, francese, 23 i gradi della temperatura in campo, ovvero il meglio per una partita di calcio.

Napoli aggressivo a tutto campo, così al via. Il Real tende a verticalizzare il suo schema di gioco. Il primo impegno dei portieri è di Kepa che neutralizza un tiro dalla distanza di Politano. Giro palla insistito dei madrileni. Palla gol di Rodrygo e grande risposta di Meret al sesto. Tre corner consecutivi per il Real, senza esito. Come era prevedibile su Kvara sempre raddoppi di marcatura. Real al piccolo trotto, ma perfette geometrie. Quando accelerano gli uomini di Ancelotti sono davvero pericolosi, equilibrio finora. Angolo numero due per gli azzurri ed esplode il Maradona Stadio. Ostigard, fantastico sale in cielo su un pallone vagante in area. Tap in e gol. Minuto 19esimo e per il difensore azzurro è una replica di gol messi a segno in campionato. Dalla bandierina aveva crossato Kvara. Uno a zero!

Sulle ali dell’entusiasmo per il vantaggio il Napoli si fa ancora pericoloso e colleziona calci d’angolo. In un’unica azione di veloce contropiede errore di Di Lorenzo e Vinicius ne approfitta. Da pochi passi trafigge Meret. Distrazione pagata carissimo, che disdetta. 1 a 1 al minuto 27. Vinicius pericolo pubblico. Il povero Kvara continua a essere braccato almeno da due avversari. Osimhen poco servito e ben controllato. Morale in discesa per il gol subìto, il Napoli deve ritrovare la fiducia ma purtroppo subisce il secondo gol da Bellingham, che con uno slalom irresistibile manda alle spalle di Meret. Uno a due al 34esimo, Napoli frastornato. Dilaga il Real.

Quasi gol di Osimhen al 39esimo. Grande iniziativa di Politano, cross per la testa del nigeriano, mezzo miracolo di Kepa. Difesa vulnerabile degli azzurri privi dei due titolari. I madrileni ora si limitano a controllare il gioco, in attesa delle invenzioni di Vinicius, Bellingham e Rodrygo. Che il Real fosse una macchina da gol è noto e i due gol con cui si va al riposo lo confermano. Spogliatoi. Un Napoli niente male fino al gol di Vinicius, poi in evidente disagio contro una squadra che gioca a memoria e si propone con giocatori di statura eccezionale. Nel Napoli su tutti Zielinski e Politano. Olivera deve affiancare più spesso Kvaratskhelia per liberarlo dalla morsa della doppia aggressione dei difensori. Dentro Mario Rui? Vediamo.

Nessun cambio al via della ripresa. Napoli più determinato. Il Var su presunto fallo di mano area del Real. Turpin dice che è rigore. Zielinski sul dischetto, tiro angolatissimo, pallone che tocca il palo e finisce in rete. 2 a 2 e meritatissimo gol del polacco. 2 a 2 al minuto 54. Napoli galvanizzato, grande conclusione di Kvara, pallone sull’esterno della rete difesa da Kepa. Assalto del Napoli, che va vicino al gol a ripetizione. Orgoglio napoletano. Solo Napoli, bella sorpresa. Kvara ha un po’ di spazio e mette a frutto la novità con incursioni alla sua maniera, travolgenti. Rudiger non fa complimenti nel controllo di Osimhen.

Modric pe Kroos e Mendy per Camavinga, minuto 65. Ora sembra frastornato il Real. Anguissa sfiora il palo alla destra di Kepa. Esce dal guscio la squadra di Ancelotti, ma il Napoli concede poco. Elmas per Politano, che ha corso come un matto. Rallenta la furia offensiva degli azzurri, ma non la voglia di tornare in vantaggio. Tutto il gioco del Real è ora affidato alla sapiente regia di Modric. Vinicius sfiora il gol, Meret si oppone. Raspadori per Zielinski, ma non ha pari caratteristiche tecniche. 15 minuti al 90esimo. In campo anche Joselu per Rodrygo. Su angolo Valverde scaglia un missile da venticinque metri, Meret non ha il tempo di intercettarlo. Traversa, pallone che sbatte sulla schiena del portiere e finisce in rete. 3 a 2 per il Real nel momento migliore degli azzurri, al minuto 78.

Ceballos per Vinicius. Mario Rui, Cajuste e Simeone per Lobotka, Anguissa e Olivera. Ancora cambi nei minuti finali, quando sarebbe fondamentale l’ambientamento di squadra nei minuti cruciali della partita. Perché non subito dopo il terzo gol dei madrileni? Assalto finale del Napoli, ma il tempo dell’extra time corre via veloce. Chapeau per la corazzata Real, chapeau per un buon Napoli, non fortunato. The end al termine di una prova coraggiosa appezzata dai 50mila del Maradona.

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