Piccoli: “Sapevo che avrei segnato il rigore, conosco il mio valore”

Roberto Piccoli, attaccante del Lecce, ha parlato al termine della partita contro il Bologna.

Articolo di Redazione SDS03/12/2023

Al termine di Lecce-Bologna, partita terminata 1-1, l’autore del gol del pareggio Roberto Piccoli ha parlato alla stampa nel post match. Ecco le sue parole:

“Io guardo i gol, contano in A e in Coppa Italia, si guardano i gol stagionali. Ad Empoli sarà speciale per me, sono stato bene lì con dei bravi ragazzi. In campo non si guarda in faccia a nessuno. Nel secondo tempo ci siamo abbassati, ma c’era la bravura del Bologna, quinto in A. Siamo stati bravi a leggere, il punto conta. La gente non si ricorda delle prestazioni, ma dei punti, servono quelli per salvarci”.

Sulle emozioni per il gol segnato: “Il calcio dà e toglie, ogni volta che fai gol devi trattenerti, sapevo che stavolta non poteva far nulla. È stata una bella emozione esultare con tutto il gruppo, tutto lo stadio e tutta la società. Io do tutto, penso che sia quello che ci trasmettono città e società, non mollare mai. Fin quando l’arbitro non fischia può succedere di tutto. Ne parlavo con Sansone, siamo arrivati da un gol sbagliato loro al gol nostro. Il pallone pesava ma ero tranquillo, sapevo che potevo far gol. Gioia immensa per questa squadra”.

Sul rigore: “Ho preso il pallone perché sono sicuro di me. Ora una cena a Falcone? Spero di offrire cene ogni settimana. A parte gli scherzi sono stati bravi Dorgu e Falcone ma è stato un gol di squadra. Con Krstovic penso di avere una competizione sana per me e per lui, miglioriamo agonisticamente e c’è un bel gruppo, ridiamo e scherziamo. Siamo contenti di chi parte da titolare, il mister decide, noi dobbiamo farci trovare pronti. Fantasia dietro le punte? Ci potrebbe stare, al posto di qualche cross entrare per vie centrali, ma dipende dall’avversario. Abbiamo esterni bravi nell’uno contro uno, Strefezza, Banda, Listkowski, Sansone, Almqvist. Io e Krstovic siamo poi più pericolosi nei cross, meglio che nelle palle nello stretto”.

Sul retroscena con Sansone: “Sansone mi ha chiesto se me la sentissi, ma io ero sicuro di me e del mio potenziale, mi alleno ogni settimana su tutto, serve migliorare su tutto. Non ho pensato a nulla, niente cose esterne. Skorupski è stato fermo fino alla fine e ho scelto l’angolo prima di calciare”.