Lorenzo pucunaro, Politano Van Gogh e l’otto nero di Elmas

Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Atalanta e Napoli, 31esima giornata di Serie A.

Articolo di Peppe Brillante04/04/2022

©️ “ELMAS” – FOTO MOSCA

OSPINA 6,5
Due parate, una su un colpo di testa centrale di Malinovski, l’altra su tiro centrale di Boga. Bravo, ma se avesse preso gol, avrebbe preso più insulti lui che Salvini quando viene a Napoli a fare campagna elettorale. A me è piaciuto soprattutto quando ha protestato e si è fatto ammonire, sembrava Bonucci.

ZANOLI 7,5
L’anno scorso giocava in C, ora ha conquistato la C come Champions, da protagonista. E pensare che molti volevano fare le carte false per mettere l’esperto Grava su quella fascia. Il giovane n.59 ha giganteggiato nel primo tempo, costruendo l’azione del rigore e non solo. Nella ripresa ha sofferto leggermente Boga, ma palla sui piedi sapeva sempre cosa fare. Bravo.

KOULIBALY 6
Ha fatto come un liceale che durante l’anno prende note e voti brutti e nonostante questo colleziona filoni su filoni. Però a fine anno si fa interrogare in tutte le materie e prende la sufficienza. KK è disastroso per 85 minuti, perde palloni fuori area, scivola alla Paperissima, rilancia alla Gialappa’s e salta come un pinguino sul gol di De Roon. Si salva con l’azione del 3-1, con il combo lancio per Lozano + movimento senza palla per Elmas.

JUAN JESUS 7,5
Per spiegare il concetto di leader, da domani nella scuola si porterà l’esempio di JJ. Mai una parola fuori posto quando non gioca e quando deve sostituire il comandante in Africa, si fa trovare pronto. A Bergamo, vicino al Comandante, che sembra un teenager dopo aver bevuto 15 drink, è lui a dominare la difesa, da lucido astemio. Muriel gli fa il solletico. Belle anche le dichiarazioni sul caso Gazzetta. W JJ.

MARIO RUI 8
È più in forma lui che Elodie nel suo ultimo video musicale. Senza le sue diagonali salva vita in cui appare all’improvviso come Maldini in un video della Nike, l’Atalanta avrebbe segnato 3 facili gol a porta vuota. Poi cambia campo col destro, va a calciare dal limite, serve assist per Lozano. Come si suol dire “a faccia mia sott e pier tuoj, prufessò”.

ANGUISSA 6,5
Se vogliamo giudicarlo sulla qualità, sembra Luca Giurato che fa scioglilingua in giapponese. Tacchetti senza senso, aperture senza un perché. Se invece la pagella è sulla quantità allora diventa Gerry Scotti a Canale 5, lo vedi ovunque. Ruba palloni, fa valere la sua stazza e perde pochissimi contrasti. Peccato per quel giallo, ma siamo sopravvissuti anche senza Osimhen e Rrahmani…

LOBOTKA 8,5
Mentre scrivo, con le dita digito i tasti dello smartphone e con i piedi applaudo. Perché la prestazione di Lobotka è stata davvero “schifosa”. Pressato da 3, usciva palla al piede con la stessa nonchalance con la quale mia moglie se ne esce quando le chiedo “hai voglia stasera?”. Palla a lui è come metterla in cassaforte. In più si guadagna punizione del raddoppio, con una percussione che “Tony Esposito spostati”. Ti amo Lobo.

ZIELINSKI 5,5
Un paio di voti in più li guadagna grazie alla vittoria del Napoli, ma la sua prestazione è più deludente di un concerto di Romina Power senza Albano. Tocca una ventina di palloni, ma quasi tutti a servire il compagno vicino. La cosa grave è che si impegna pure. Da elogiare una sua chiusura difensiva, che per uno dai piedi buoni come i suoi, è come fare i complimenti a Cannavacciuolo per una frittata di maccheroni. Sveglia Zielu.

POLITANO 7
Non salta mai l’uomo, perde palla quando la riceve, non si oppone a Zappacosta, non va sul fondo e non partecipa alla manovra. Eccetera, eccetera, eccetera. Però il gol è un quadro di Van Gogh in mezzo ai poster dei Cugini di Campagna. Quel sinistro che va ad incrociare sul secondo palo, a Bergamo, è più bello di un videoclip di Jessica Rizzo dei tempi d’oro.

MERTENS 6,5
Fa un lavoro sporco, manco fosse uno dei parcheggiatori abusivi più navigati del mondo. Viene incontro e fa salire la squadra o si becca dei falli. Si procura un rigore che solo Di Bello ed i non vedenti potevano sorvolare. Ciro Romeo avrà applaudito il papà pure mentre commette falli tattici alla Gattuso calciatore. Si spegne nella ripresa, forse per le notti insonne da papà o perché oramai ha un’età, ma la mission impossible di non far rimpiangere Osimhen é superata.

INSIGNE 7
Se il calcio si giocasse come il Subbuteo, Lorenzo meriterebbe la candidatura al premio di France Football, visto che rende molto da fermo. Scaraventa in rete il rigore del vantaggio, con milioni di suoi tifosi (?) a soffiare dietro di lui, pronti a trattarlo come un Higuain qualunque. E poi si inventa la giocata del raddoppio, frutto di una furbizia che al Nord confondono con la cattiveria. Il termine giusto è pucunaro!

ELMAS 7
Entra a destra ma lì si sente meno a suo agio lui che un reporter nel Donbass. Appena va a sinistra, capisce che sta arrivando il suo momento, così come un ladro notturno, zitto zitto si avvicina alla casa di Musso e quando gli servono il pallino, lui con la stecca, mette l’otto nero nella buca. E anche a Bergamo, come a Palermo, si festeggia la settimana della Macedonia.

LOZANO 7
Atterrato a Malpensa mentre le squadre sono in campo per il riscaldamento, giusto il tempo di mandare un tweet ai suoi fan messicani per avvisarli che sta bene, che Spalletti lo getta nella mischia. E spacca la partita con l’accelerazione + assist del raddoppio ed una conclusione che avrebbe portato il Napoli sul 4-1 e Gasperini al Pronto Soccorso, direttamente in intensiva. E non solo lui.

FABIAN 6
Mollo come il tonno Rio Mare che si taglia con un grissino. Perde qualche pallone al limite dell’area, evento che mi trasforma nell’Ultimo dei Mohicani davanti alla tv, con mia moglie che per poco non stava chiamando Annamaria Bernardini De Pace per trovare una soluzione. Con la Fiorentina tornerà e farà gol. Per la gioia mia e di mia moglie.

MALCUIT SV
Il suo istruttore di fitness sta esagerando con i muscoli del francese, sempre più somigliante ad un atleta di sollevamento pesi. Apprezzabile quando si butta in tackle nel recupero per salvare una rimessa laterale, quando poteva evitare di fare la doccia e lavare il completino.

SPALLETTI 7,5
A inizio anno la formazione del Napoli doveva essere Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Terzino Sinistro, Demme, Fabian, Zielinski, Lozano, Osimhen, Insigne. Bene, a parte KK, Zielu e il capitano, a Bergamo c’erano 8 calciatori che erano ipotetici panchinari ad inizio anno. Ma il Lucianone dopo aver creato il mostro Lobotka, dopo aver dato i gradi a Mario Rui e promosso a leader un calciatore come Juan Jesus che a Roma lo detestavano quasi come un laziale, ci ha fatto conoscere il baby Zanoli. Ma soprattutto ha spiegato al Gasp di fronte, che puoi attaccare quando vuoi, ma poi la giocata, vedi il 2-0, devi studiarla in settimana. Quello che sta sorprendendo di questo Napoli è la capacità di voler soffrire in partite come Bergamo. E noi siamo tutti Spallettoni.

ALCUNI SUGGERIMENTI SETTIMANALI PER LA GAZZETTA

  • Tutti vogliono il pizzetto di Mario Rui, a Castelvolturno volano forbici e rasoi nello spogliatoio. Multe in arrivo.
  • Torna Rrahmani, Juan Jesus lascia il ritiro dopo aver bullizzato Zanoli: è caos. Adl furioso.
  • La squadra non vuole Insigne. Il capitano nel discorso post partita a Bergamo aveva parlato in dialetto, nessuno aveva capito un tubo ed è stato chiesto a Spalletti o di ingaggiare un traduttore o di mandare via Lorenzo.
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