Caso plusvalenze, Grassani: “Rischio sanzioni per i club: anche punti di penalizzazione”
L'avvocato Mattia Grassani ha esposto i rischi che corrono le società coinvolte nel caso plusvalenze in base alle fattispecie che le riguardano.
Mattia Grassani, legale del Napoli, ha parlato a margine dell’evento dedicato al ricordo di Artemio Franchi dei possibili rischi che corrono le società coinvolte nel caso plusvalenze.
“Questo caso plusvalenze ha fatto molto parlare e farà discutere. C’è da chiedersi: le compravendite dei calciatori, sotto il profilo sportivo sono operazioni che si possono ricondurre ad una rigida quantificazione, ad un calcolo preciso come ci fosse un listino prezzo una borsa merci o addirittura un algoritmo? Credo che, visto l’avanzamento delle indagini, a questa domanda non si possa rispondere affermativamente. Le società sono libere di compravendere i giocatori ai valori ritenuti opportuni che però devono avere una rispondenza rispetto al mercato che riguardi età, storia sportiva del giocatore, le prospettive del giocatore e ciò che fino al momento della vendita il giocatore ha fatto”.
Cosa rischia il Napoli e gli altri club coinvolti?
“I temi fondamentali sono due: il primo è la presunta alterazione dei valori dei calciatori che non hanno avuto incidenza ai fini dell’iscrizione al campionato successivo, ai fini cioè dell’ottenimento della licenza nazionale. In questo caso le conseguenze potrebbero essere al massimo di natura pecuniaria quindi ammende per i club e inibizione di durata medio breve per i dirigenti dei club. Se invece i club sono accusati di aver alterato il parametro del patrimonio netto ai fini della concessione della licenza Italia e quindi di aver avuto un patrimonio netto in attivo grazie a queste operazioni, questi club rischiano una penalizzazione in classifica e in casi più gravi anche sanzioni più pesanti“.