Lecce-Salernitana: migliori e peggiori dei granata

La Salernitana ha affrontato una sfida difficile contro il Lecce con alcune scelte tattiche discutibili che hanno influito sul risultato. Ecco i migliori e i peggiori dei granata.

Articolo di Giovanni Santaniello04/09/2023

La Salernitana ha affrontato una sfida difficile contro il Lecce con alcune scelte tattiche discutibili che hanno influito sul risultato e un approccio troppo morbido contro avversari molto aggressivi e fisicamente in forma smagliante. La squadra, dopo questa prima sconfitta stagionale, dovrà approfittare della sosta per lavorare duramente al fine di migliorare nelle prossime partite. Sousa deve mettere da parte i suoi mal di pancia per le scelte di mercato e rimboccarsi le maniche per ottenere il meglio con gli “ingredienti” che la società gli ha messo a disposizione.

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MIGLIORI

Jovane Cabral (6,5): Nonostante l’occasione mancata e il rigore involontariamente concesso, Cabral è stato il migliore in campo per la Salernitana. Ha dimostrato grande voglia, polmoni solidi e ha ripetutamente calciato a rete sfiorando la rete due volte in tre minuti, al 72’ fa gelare i 28mila spettatori del Via del Mare con uno slalom sulla sinistra e un tiro che s’infrange sul palo e tre minuti dopo una buona parata di Falcone gli ha impedito di segnare il suo primo gol in campionato. Ha messo in mostra la sua rapidità e abilità nel dribbling che hanno creato apprensione alla difesa avversaria. Nonostante qualche imprecisione nella fase difensiva quando è stato impiegato inizialmente da Sousa come esterno basso, è risultato il più pericoloso nella manovra offensiva. Avrebbe meritato un voto migliore senza quel tiro maldestro da buona posizione nel finale quando si è divorato un calcio di rigore in movimento. Se avesse fatto gol sarebbe stata una serata da incorniciare per il calciatore capoverdiano.

Ochoa (6): Il portiere Ochoa è stato sorpreso dal colpo di testa vincente di Krstovic, ma è stato pronto e reattivo nelle restanti occasioni, su tiro potente di Banda e, nella ripresa, sul tiro dalla distanza di Ramadani. Per questi due interventi può essere annoverato tra le poche sufficienze della giornata. Spiazzato dal rigore calciato molto bene da Strefezza.

PEGGIORI

Paulo Sousa (5): Senza Dia, la cui assenza si è rivelata pesantissima, per i noti problemi di cui seguiremo gli sviluppi nei prossimi giorni, Sousa ha scelto di affidarsi a Botheim come unica punta, una scelta che non ha pagato. La squadra ha così giocato praticamente, ancora una volta, in inferiorità numerica. Il Lecce ha sovrastato i granata dal punto di vista atletico,  giocando in maniera molto aggressiva. Ha cercato di porvi rimedio nel secondo tempo con cambi tattici e la prestazione della squadra è migliorata sfiorando più volte il pareggio. Ma perché partire sempre con l’handicap e aspettare il secondo tempo per i correttivi?

Gyomber (5): Il difensore si è fatto uccellare subito al 6’ consentendo un’anticipazione troppo facile a Krstovic. È sembrato ansioso fin dall’inizio ed è apparso in costante difficoltà nei duelli fisici con il centravanti giallorosso. Un po’ meglio nel secondo tempo.

Botheim (4,5): Si è confermato ancora una volta lento, leggero e impacciato, perdendo quasi tutti i duelli. Non riesce a rendersi pericoloso in attacco e ha offerto poco alla squadra nella manovra offensiva. Non si comprende l’insistenza di Sousa per questo calciatore che non è ancora pronto per giocare nel campionato italiano. Tanti i cross arrivati in area ma di testa viene sempre sovrastato dall’avversario di turno. Sarebbe stato preferibile puntare fin dall’inizio su IKWUEMENESI che quantomeno avrebbe fatto a sportellate e aperto qualche varco ai compagni.

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