Gravina: “Gli insulti a Koulibaly? É un problema culturale”
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto sulla questione degli insulti a sfondo razziale che continuano a verificarsi negli stadi italiani, l'ultimo caso a Firenze, vittima Koulibaly.

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto sulla questione degli insulti a sfondo razziale che continuano a verificarsi negli stadi italiani, l’ultimo caso, nello specifico, a Firenze. Il bersaglio principale di quelle parole indegne vomitate dal tifoso viola è stata Koulibaly ieri pomeriggio, ma alla prossima giornata potrebbe accadere a chiunque altro dalla pelle di colore. Il problema è senza dubbio culturale, ma in mancanza di norme chiare e rigide da far rispettare, difficilmente arriveremo a capo del problema. Queste le parole di Gravina intervistato in occasione della presentazione del Centro VAR presso l’International Broadcast Centre della Lega Serie A a Lissone.
“Gli insulti razzisti a Koulibaly? Purtroppo è da diverse domeniche che abbiamo episodi di questo tipo. La FIGC ha una netta posizione di condanna su questi atteggiamenti scellerati. Ora aspettiamo il Giudice Sportivo ma so che la Procura federale ha già avviato un’indagine e richiesto gli atti.
Per gli imbecilli non c’è decreto che tenga, lo sono per cultura non per vocazione. È un fatto culturale, stiamo pensando a norme più stringenti ma non è un problema di norme, è un problema di educazione e di cultura.
Stadi più moderni possono aiutare? Stadi più moderni rappresentano nuove esigenze, è chiaro. Stiamo cercando di incentivare nuove costruzioni. Abbiamo bisogno di luoghi che abbiano impatto positivo sia sui bilanci sia sulla gestione dell’evento calcistico.