LIVE – Spalletti in conferenza: “Atalanta? Servirà qualità”

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, presenta la tredicesima partita di Serie A contro l'Atalanta in conferenza stampa.

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Articolo di Redazione SDS04/11/2022

©️ “SPALLETTI” – FOTO MOSCA

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, presenta la tredicesima partita di Serie contro l’Atalanta in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:

“Con l’Atalanta i rischi sono tanti, ha buoni calciatori che determinano un grande collettivo. Da Anfield usciamo con la certezza di essere qualcosa. Ci vorranno qualità e forza fisica, loro sono creati in maniera corretta. Gasperini è un veterano, di quelli terribili. Avversarie Champions? Un giochino sbagliato, devi sempre passare, dipende sempre dalla forza che proponi. Non vogliamo giocare partite più facili, vogliamo fare partite difficili e avere la forza per affrontarle”.

Sosta Mondiale

“Svantaggi? Non ne vedo, dobbiamo passarla tutti, qualcuno ha un giocatore in più e poi si valuta se senza giocare gare di livello cala la condizione di alcuni mentre chi va lì giocherà però avrà fatica superiore. Si faranno valutazioni individuali. Da un punto di vista nostro non temiamo quel periodo, abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno gestirsi e sanno mettere qualità professionale. Per essere professionisti al 100% serve un comportamento corretto anche fuori dal campo e noi abbiamo giocatori che sono allenatori di se stessi”.

Atalanta-Napoli

“Il rispetto bisogna prenderselo, difficilmente te lo concedono. Io avevo timore della gara di Anfield, c’ero già stato ed è una delle squadre che guardiamo di continuo perché dà l’idea di dove sta andando il calcio e quindi sono stati bravi i calciatori anche se negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa, ma per la tranquillità del risultato ormai guadagnato. A Bergamo un test che somiglia molto, sarebbe la conferma dei passi in avanti importanti perché anche lì c’è stadio, squadra, struttura, gioco, tutte le componenti, ma sono tranquillo perché la squadra s’è allenata anche ieri molto bene, non abbiamo nessun calciatore travestito da nostro calciatore, li abbiamo tutti corretti. Il campo da gioco è talmente grande, che le soluzioni sono molteplici. Bisogna saper affrontare i minuti della partita in maniera corretta”.

Sulla difesa

“La difesa è una componente fondamentale per una squadra forte, ti dà il sostegno e la sostanza per metterci sopra la qualità e fare un calcio offensivo, anche quando lasciati da solo se la sanno cavare ma anche agli attaccanti viene chiesto il rientro, ma a campo aperto devono trovarla da soli la situazione in difesa e abbiamo calciatori forti difensivamente e nell’uno contro uno. Kim dà continuamente prova di forza, velocità, qualità d’impostazione perché sta crescendo molto quando viene attaccato con forza. Noi siamo convinti di avere un reparto che può continuare così”.

Riguardo il centrocampo

“Chi è più simile a Lobotka a livello di caratteristiche? Ne abbiamo diversi, Demme è quello forse più adatto anche se l’ho usato poco per l’infortunio e un po’ lo penalizza la forza fisica, però per far girare palla nello stretto e le serpentine nello stretto è quello più adatto per frequenza del palleggio nella zona affollata. A Ndombele mancava il ritmo gara ma anche nell’ultima ha fatto vedere cose nuove, ci vedo anche la possibilità di giocare come play. Poi se Gaetano avesse possibilità di fare esperienza nel ruolo potrebbe diventare importante, tutti mi dicono che deve stare più avanti per l’evidente qualità, ma a me piacerebbe vederlo lì a far girare palla perché ha qualità, potrebbe farlo perché ha anche corsa e struttura, lui i 30-40mt li copre facili”.

Liverpool-Napoli

“Il Napoli non si è guadagnato solo il rispetto ma anche il fatto che sconfiggerlo equivale ad una medaglia sul petto e se questo è un plus dal punto di vista mentale? Dopo Anfield la squadra aveva l’amaro in bocca, la squadra sapeva di essere equivalente a quella che stava affrontando. L’amarezza deriva da quello. Se si corre il rischio di essere sotto il livello che si è esibito giocando tanto? Sì, si corre il rischio. Però, mentre in alcuni casi si riesce a mantenere una risposta importante per il ruolo che si occupa, in altri si aspetta e si cambia quando si saprà che la risposta sia uguale o sarà uguale; ma è meglio non azzardarla prima in questi casi”.

Benitez

“E’ un grandissimo, una bella persona, schietta, ha conoscenze da vendere ed è sempre bello parlare con uno come lui. Dentro Castel Volturno quando si parla di lui tutti hanno un ricordo splendido e significa che sa comportarsi anche con chi lo circonda”.

Sulla crescita dei giocatori

“Sì, bisogna stare attenti a non peggiorarli (ride, ndr), io non penso chi ha dato di più o meno, bisogna prima farli giocare per raccogliere il massimo dai giocatori e poi di far funzionare il collettivo perché la mentalità deve essere rivolta al gruppo, quello dà la forza al gioco d’insieme”.