Vertici Juve rischiano fino a 12 anni di carcere
Lo scenario peggiore per i vertici della Juventus potrebbe prevedere ben 12 anni di carcere per aggiotaggio.
© “ARRIVABENE – NEDVED – PARATICI – AGNELLI ” – FOTO MOSCA
L’edizione odierna di Repubblica si spinge a ipotizzare lo scenario peggiore per i vertici dirigenziali della Juventus, adesso indagati nell’inchiesta che sta scuotendo l’intero mondo bianconero. Il quotidiano nazionale arriva a ipotizzare, persino, 12 anni di reclusione, a seconda dei capi d’accusa. Ecco quanto segue.
“Il titolo in Borsa era salito del 5,07 per cento: uno spiraglio di luce per la Juventus in piena pandemia. Ma a provocare il rialzo era stata la diffusione di un comunicato “falso”. È qui che si configura l’accusa di aggiotaggio, quella che spaventa di più i vertici del club che solo per questo reato rischiano fino a 12 anni di carcere. L’oscillazione positiva arrivava grazie all’intesa raggiunta il 28 marzo 2020 con i calciatori che rinunciavano, formalmente, a quattro stipendi per l’emergenza Covid. Solo questo doveva essere detto ai mercati, nascondendo l’intesa di restituire tre ratei.
“Per questioni legislative di Borsa” il comunicato ufficiale doveva però uscire diverso rispetto alla reale intesa raggiunta con i calciatori. Così comunicava, il 27 marzo, il capitano Giorgio Chiellini nella chat di squadra, in cui avvisava i compagni della “proposta finale” per “aiutare il club e tutti i dipendenti”.
“Vi arriverà nei prossimi giorni un foglio che vale tutto e niente dove ci impegniamo a lasciare i restanti mesi di questa stagione”, spiegando però che poi sarebbero stati contattati “agenti e avvocati” per firmare “nello stesso momento” rinunce e promesse di pagamento per l’anno dopo. E aggiungeva: “la Juventus farà un comunicato stampa dove dirà che rinunciamo a 4 mensilità per aiutare il club”, vietando di parlarne alla stampa“.