Hamsik: “Sarri il migliore. Scudetto? Il Napoli ha Osi e Kvara, ma ci sono altre tre squadre…”

L'ex capitano del Napoli Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui, inevitabilmente, è tornato a parlare degli azzurri.

HamsikFoto Mosca
Articolo di Redazione SDS05/09/2023

©️ “HAMSIK” – FOTO MOSCA

L’ex capitano del Napoli Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista per le colonne del Corriere dello Sport in cui è tornato a parlare degli azzurri, ripercorrendo alcune tappe della sua carriera e soffermandosi sull’inizio di campionato della formazione di Rudi Garcia. Di seguito, ne riportiamo gli estratti più interessanti:

Scudetto? Alla terza giornata di campionato non si può dire, si rischiano figuracce, come ha insegnato il Napoli di Spalletti. Però l’Inter è partita molto bene, viene dalla finale di Champions, quindi ha consistenza e proverà a strappare il titolo al Napoli. Non dimentico Milan e Juventus, i valori delle squadre si conoscono, Garcia ha uomini di spessore, un progetto che va avanti ormai da un decennio, Osi e Kvara; però anche le altre sono attrezzate.

Lobotka? Mi piace vincere facile, a volte. Era semplice per me, sapevo quanto valesse Stanislav, come calciatore e come uomo. Non mi sarei mai potuto sbagliare.

Ho vinto poco? È andata così ma non ho rimpianti. Mi sarebbe piaciuto riuscirci con il Napoli, per vivere l’entusiasmo di quella città che sento mia. Ma ho avuto modo di sentirmi felice egualmente, perché le Coppe Italia e la Supercoppa non si dimenticano. E anche tutte le emozioni che comunque abbiamo condiviso.

Miglior allenatore della mia carriera? Direi Sarri, nonostante fosse molto impegnativo, per così dire. Ci diceva tante cose, a volte mi chiedevo: ma perché? A cosa servono? Ci riempiva la testa, giusto per rendere il concetto. Aveva ragione lui, probabilmente.

Partita d’addio? Mai dire mai. Ci avevano pensato al Trabzonspor, ma in estate sarebbe stata un’impresa. Può darsi la faccia al “Maradona”, ne ho parlato con De Laurentiis, capiremo rapidamente se ci sono le condizioni, perché i calendari così intasati non facilitano l’organizzazione”.