Lecce, Corvino: “Vogliamo compiere un’altra impresa miracolosa”
Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, ha commentato con entusiasmo il progetto e la campagna acquisti del club.
©️ “CORVINO” – FOTO MOSCA
Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Di seguito, le sue parole:
“Siamo felici per aver reso orgogliosi i nostri tifosi per le squadre costruite. Il secondo, aver ripagato la fiducia del presidente Saverio Sticchi Damiani che mi ha voluto far tornare a tutti i costi a Lecce. Abbiamo chiuso il primo ciclo con una promozione in A e una grande salvezza, una promozione in Primavera 1 e lo scudetto. Abbiamo cominciato il secondo con una nuova sfida: compiere un’altra impresa miracolosa. Come? Creando risorse dal proprio interno, mantenendo sempre la strada intrapresa, attraverso la sostenibilità del club. Siamo la squadra più giovane della Serie A, la terza in Europa, abbiamo 7 primavera in prima squadra e il monte ingaggi è di 15 milioni e mezzo, il più basso della categoria. E investiamo in uscita tutto quello che ricaviamo dalle cessioni. Abbiamo fatto mercato in entrata prendendo giovani che devono trasformare le potenzialità in qualità. Che possono diventare risorse. Non abbiamo sceicchi, fondi, magnati, ma dei dirigenti che sono del territorio e vogliono far sentire orgogliosi i nostri tifosi. Lavoriamo per il presente e per il futuro”.
Su D’Aversa: “Lo portai a Casarano da calciatore. L’ho seguito da allenatore e ho visto le qualità adatte. Possiamo raggiungere insieme l’obiettivo attraverso le nostre linee guida. Vedo giorno dopo giorno che non ci siamo sbagliati. C’è molto del suo in questo inizio”.
Riguardo la rosa e il mercato: “Siamo partiti da una base, l’ottava difesa del torneo scorso. L’abbiamo riconfermata in blocco tranne Umtiti, ma riscattando Pongracic che aveva iniziato bene e si era infortunato. Falcone, Gendrey, Baschirotto e Gallo. Abbiamo capito che avevamo fatto fatica in mezzo e ora abbiamo un centrocampo nuovo. In attacco non abbiamo fatto male, ma qualcosa dovevamo cambiare. Almqvist ha le caratteristiche che chiedeva D’Aversa. Ha destrezza, è veloce, gioca in verticale. Abbiamo approfittato della guerra Russia-Ucraina in cui se c’è la volontà del calciatore puoi prenderlo in prestito senza fare la trattativa. Con Krstovic ci siamo sentiti più volte, gli ho mostrato i video del mare, di Lecce, gli ho raccontato che società siamo. Poi l’ho visto perché le pelli si toccano con le mani. Mi sono detto: ho preso Vucinic e Jovetic dal Montenegro non c’è due senza tre. Ha senso del gol e mi sembra che sappia farlo in più modi, di testa in area e calciando da fuori”.