L’ex arbitro Gavillucci: “Fermai Samp-Napoli, vi dico la mia”
L'ex arbitro Gavillucci ha parlato dei cori discriminatori che si sentono ogni domenica negli stadi e di cosa andrebbe fatto in questi casi.
Claudio Gavillucci, arbitro di Serie A fino al 2018 con 50 designazioni nella massima serie, è intervenuto in mattinata ai microfoni di Radio Marte sulla questione dei cori discriminatori.
Fu proprio Gavillucci, infatti, che nel maggio 2018 decise di interrompere Sampdoria-Napoli per qualche minuto a seguito di ripetuti insulti provenienti dagli spalti. Così l’ex arbitro ha parlato al riguardo: “Non so se mi sia realmente costato fermare quel Sampdoria-Napoli. Purtroppo, a tanti anni di distanza poco è cambiato, anzi, forse è cambiato in peggio. Gli episodi sono sempre più frequenti, anche a Udine è successa una cosa simile. Mi chiedo perché si deve arrivare a far prendere provvedimenti alle società, mentre invece chi dovrebbe punire non lo fa“.
Gavillucci si è poi soffermato sul ruolo che dovrebbero avere gli arbitri in queste circostanze: “Proprio perché l’arbitro ha il fischietto in bocca, è lui che deve interrompere la gara, portare i giocatori a centrocampo, far fare l’annuncio allo speaker dello stadio e qualora non finissero i cori poi l’ufficiale di gara dovrebbe procedere alla sospensione dell’incontro. Non riesco a capire perché tutto ciò non avviene”.
Infine, l’ex arbitro ha concluso l’intervista con queste parole: “Ne ho parlato anche con alcuni colleghi ma mi dicono sempre che non hanno sentito. Ovviamente non si può dire che non sia così, ma non so cosa pensare. In altri Paesi si stanno ottenendo risultati, spostare i microfoni dalle curve o non parlarne in televisione non serve. Evidentemente il sistema non funziona“.