Diaw: “Questo è un grande gruppo, sono contento di essermi ripreso dall’infortunio”

L'attaccante del Bari Davide Diaw ha parlato al San Nicola in conferenza stampa di questo inizio di stagione e della squadra.

Diaw, BariFoto Diaw
Articolo di Redazione SDS05/10/2023

L’attaccante del Bari Davide Diaw ha parlato al San Nicola in conferenza stampa di questo inizio di stagione e della squadra:

Sul gol arrivato dopo l’infortunio: “Sono contento di aver trovato il gol, peccato che non sia servito a portare a casa i tre punti. Non sono ancora al 100% perché sono stato fermo un mese, un mese e mezzo ma sto lavorando per trovare la forma ottimale. Spero che sia il primo di una serie”.

Pensi di poter fare coppia in attacco con Nasti? “Secondo me siamo due attaccanti per certi versi simili. A tutti e due piace correre, attaccare la profondità, dare una mano in fase difensiva. Lui è giovane ma è più maturo dei 20 anni che ha. In campo non sembra così giovane, tanto di cappello per la personalità che ci mette”.

Quanto conta nella tua carriera questa stagione a Bari? “MI è dispiaciuto stare fuori, arrivare in una piazza come Bari è motivo di orgoglio. Ho voglia di fare bene, dimostrare, mettermi a disposizione della squadra. Sono cose che capitano e da mettere in conto. Sono contento di essere tornato e cercherà di essere al 100% il prima possibile. Tutti sognano la Serie A, credo di poterci ancora arrivare”.

Sul rinnovo con il Monza: “Diciamo che ho parlato con il mio procuratore ancora prima di partite in ritiro con il Monza. Mi aveva chiesto se Bari mi sarebbe piaciuta come opzione e avevo subito dato la piena disponibilità. Poi si era aperto uno spiraglio per restare a Monza a giocare in A e mi sono concentrato sul cercare di fare un buon ritiro. Le cose poi sono andate diversamente, il club ha fatto altre scelte e appena c’è stato il via libera dei club sono arrivato in Puglia”.

Sulle aspettative che i tifosi hanno su Diaw: “Sono tranquillo, cerco sempre di dare il massimo a prescindere dalle attese. Sono il primo a volere tanto da se stesso. La questione piazza non mi spaventa, anzi. Giocare a Bari è un privilegio, la vivo serenamente e cercherò di dare il massimo”.

Sul Bari: “Fino ad ora nemmeno noi siamo contenti dei punti raccolti però se analizzo il percorso di queste partite lo analizzo in chiave positiva. È capitato di soffrire per fasi di partita ma abbiamo fatto soffrire anche gli altri. Ci manca poco per vincere le partite, parlo di attenzione ai dettagli. Abbiamo vinto solo una volta ma abbiamo anche perso poco. Questo è un campionato difficile”.

Come si affronta la Reggiana? “Sono forti, organizzati e stanno facendo un buon percorso. Hanno fatto molto bene in alcune partite ma dobbiamo pensare a noi e a quello che stiamo facendo per limare errori e disattenzioni che magari ci hanno tolto qualcosa”.

Sulla classifica: “Siamo a un passo dalla zona playout ma anche dai playoff. Il campionato è appena iniziato ma la storia della B ci insegna che basta poco per cambiare rotta. Non dobbiamo pensare a quello che accade fuori o alle aspettative”.

Sulle voci riguardante il mercato degli svincolati: “Penso a quello che devo fare io, non a quello che devono fare gli altri. Non mi sono mai fermato a chiedermi se la squadra abbia o meno bisogno di un altro attaccante. Toglierei energie e concentrazione a quello che devo fare io”.

Sul suo stile di gioco: “Lavorare in profondità è la mia caratteristica principale. Mi piace quel tipo di gioco lì. Cosa è mancato sin qui? Quel famoso centimetro per vincere le partite. Contro Catanzaro e Como abbiamo preso gol appena dopo essere passati in vantaggio e quello ha inciso, per esempio”.

Sul gruppo: “I fischi li accettiamo, la curva ci ha sostenuto dal primo minuto al 90’. Alla fine non erano contenti dell’ennesimo pareggio e ci sta. Noi dobbiamo pensare a noi, a fare il possibile per cercare di tornare a vincere. Ci siamo rituffati subito con la testa alla Reggiana. Ho trovato un bellissimo gruppo, con i senior che compongono lo zoccolo duro e hanno accolto benissimo i nuovi. Ci hanno fatto capire cos’è il Bari, cosa hanno vissuto loro e come è impostato il gruppo. Dobbiamo solo cercare di migliorare quegli aspetti che ci possono poi portare a vincere”.

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