Juventus, è il giorno di Pogba: cosa succederà oggi?
Il test di oggi chiarirà in maniera definitiva la situazione di stallo dell’ultimo mese attorno a Pogba e, da lì, arriveranno le decisioni.

©️ “POGBA” – FOTO MOSCA
Oggi, a Roma, nel laboratorio del centro olimpico dell’Acqua Acetosa – alla presenza degli avvocati dell’interessato e dei periti di parte – si svolgeranno le attese controanalisi sul campione “non negativo” di Paul Pogba, prelevato al termine di Udinese-Juventus del 20 agosto. Questa volta, sul secondo campione di urina – sigillato e conservato a -20° nel laboratorio Fmsi di Roma – si cercherà soltanto l’eventuale presenza di testosterone: dunque uno screening ridotto rispetto al primo e di conseguenza più veloce, tanto che l’esito di questo nuovo esame potrebbe arrivare in brevissimo tempo (con ogni probabilità la sera di venerdì). Una cosa è certa, la possibilità che le controanalisi smentiscano il risultato iniziale di un test antidoping sono veramente bassissime. Tra l’altro il testosterone è una delle sostanze più facilmente rilevabili: l’esame si chiama gascromatografia, si effettua con apparecchiature decisamente sofisticate e i risultati sono solitamente inattaccabili. Resta il fatto che la procedura delle controanalisi – soprattutto nel calcio di alto livello, visto che è a carico dell’atleta coinvolto – è quasi una prassi, nonostante non sia il modo migliore per “ammorbidire” la controparte, ovvero la Procura Antidoping.
Con i risultati arriverà il tempo delle decisioni definitive in casa Juventus nel rapporto lavorativo con Paul Pogba. A dettare la linea nell’intervista concessa a La Repubblica è stato direttamente il Football Director della Juventus Cristiano Giuntoli: “Aspettiamo l’esito delle controanalisi, poi prenderemo decisioni insieme al management di Paul”. In caso di conferma si aprirà fronte giudiziario sportivo che definirà la pena per il centrocampista francese che può arrivare anche fino ai quattro anni di squalifica. Il test di oggi chiarirà dunque in maniera definitiva la situazione di stallo dell’ultimo mese attorno a Pogba e, da lì, arriverà il momento delle decisioni.
I possibili scenari
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello sport, nella fase istruttoria Pogba potrà difendersi inviando delle memorie e facendosi interrogare. L’obiettivo dei suoi avvocati sarà dimostrare la “non intenzionalità” nell’assunzione del testosterone. La pena prevista è di 4 anni, ma in caso di buona fede è prevista una riduzione a 2. Al termine del procedimento la procura antidoping può richiedere l’archiviazione al Tna (Tribunale Nazionale Antidoping) o il deferimento, oppure si può arrivare a una proposta di sanzione, con uno sconto non superiore al 50% della richiesta della Procura: se si partirà da 2 anni, la squalifica potrebbe essere di uno.