Legia Varsavia-Napoli: il ginecologo di Mertens dice ok
Le Pagelle Brillanti di Legia Varsavia-Napoli in collaborazione con Giuseppe Brillante de Il Punto Brillante per Sport del Sud.
© “MERTENS” – FOTO MOSCA
MERET 6
Sul gol può pochissimo, forse trasmette poca fiducia nei compagni di reparto o molto probabilmente la sua espressione da 2 novembre toglie entusiasmo ai difensori, chissà! In ogni caso, due tiri subiti, un gol e un palo.
DI LORENZO 6,5
Se non si rivolge ad un sindacato per far valere i suoi diritti (ferie, permessi, paternità…) rischia di fare causa al Napoli perché non lo fanno mai riposare. Leggero sulla marcatura del gol subito, ma poi inizia a fare il Frecciarossa sulla destra e gioca più in attacco che in difesa.
RRAHMANI 6,5
Rispetto all’inizio di stagione, va leggermente in difficoltà, soprattutto nel primo tempo. Poi il Legia trasforma il suo calcio da zemaniano a iachiniano e Amir può rilassarsi e portare a casa l’ennesimo voto positivo. Nel finale prova anche a segnare contro questi polacchi scappati di casa e per poco non ci riesce.
KOULIBALY 6,5
Classica partita di fine anno, quando sai che stai per andare in ferie, finalmente. Nel primo tempo manda Lozano in porta con un lancio alla Reina o Ospina se preferite. Nella ripresa poco impegnato, ma resta più concentrato di Suarez prima del test di italiano.
JUAN JESUS 7
Per gli allenatori da tastiera, ecco i primi due giorni di silenzio. JJ non sbaglia praticamente nulla, anzi si fa vedere pure in attacco con un paio di cross davvero interessanti. Ma soprattutto regge i 90 minuti, evento quotato 10 a 1 dai bookmakers pezzotti della Duchescovski di Varsavia.
ANGUISSA 6,5
Contro il Legia sembra uno degli allievi nazionali messo in campo nella partita tra giovanissimi provinciali ed esordienti. Quindi cerca di non essere troppo Anguissa, limitandosi a fare “bu” se qualche avversario prova a superarlo e premendo il tasto L2 ogni volta che vuole superare qualcuno. Mentre scrivo sto ancora applaudendo il suo tacco sulla bandierina del calcio d’angolo mentre va a recuperare palla su un contropiede del Legia.
DEMME 6,5
Somiglia ad uno di quei bulletti di quartiere che va a prendersi le tarantelle (contrasti) in ogni zona del campo, anche quando il fatto non riguarda lui in prima persona. Bravo anche negli inserimenti, vedi assist per la traversa di Zielinski. Grazie a lui Fabian è potuto andare in Spagna per chiedere a Luis Enrique il motivo della non convocazione.
LOZANO 6
Il peggiore per lunghi tratti del match. Nel primo tempo calcia alcune volte in porta ma tra conclusioni più goffe dei balletti di Antonio Albanese e tiri da fuori più centrali dell’Umbria, non riesce a segnare. Spesso in fuorigioco, si riscatta nel finale segnando un bellissimo gol da posizione impossibile. Si scherza eh!
ZIELINSKI 6,5
Nel primo tempo fa il politico, si fa vedere mezza volta prendendo la traversa per poi scomparire. Meglio nella ripresa quando inizia a farsi vivo tra le linee. Il rigore che si guadagna è meno netto di quello dato a Boniek nella finale di Coppa Campioni nella notte Heysel 1985. Però mostra personalità prendendosi prima il pallone dalle mani di Insigne e poi spingendo Osimhen fuori dall’area, pur di calciarlo. Ha le palle. Anche qui si scherza eh, sulle palle intendo.
ELMAS 6
Quando Spalletti parla di lui sembra Ancelotti che racconta del figlio. Un raccomandato insomma. In campo, infatti, quando parte titolare, quasi mai mantiene le aspettative. Gioca così largo che viene preso in ostaggio dai tifosi del Legia, ma verrà rilasciato subito perché sanno che De Laurentiis non avrebbe speso un euro. Meglio quando si accentra, nel gioco di prima o anche nell’azione che porta al rigore.
PETAGNA 7
Ci sono momenti della partita che lo maledici come fai con la pioggia quando scendi e ti dimentichi l’ombrello. Però poi, rimanendo in tema, diventa più fastidioso, per il Legia, di quello che in macchina va nelle pozzanghere apposta per bagnare i passanti. Fastidioso con le sue torri che portano Elmas prima a calciare a tu per tu col portiere e poi a servire la palla del rigore. Sul 3-1, poi, deve decidere se segnare e ripetere il gesto di Marassi rischiando di rimanere in Polonia per l’autopsia o far segnare Lozano. Ottima scelta.
LOBOTKA 6,5
Sembra un lontano parente del Lino Banfi (non) ammirato la scorsa stagione. Oggi a livello di pancia sta bene e quindi può entrare in partita da protagonista, prendendo in mano il centrocampo col suo palleggio.
POLITANO 6,5
Entra con un solo obiettivo nella sua testa e ve lo scrivo in dialetto: “aggià signà”! Non trova lo spazio per bucare la porta ma trova un grande amico in Josuè, che dal nulla si inventa una rovesciata nella sua area, colpendo con un calcio il Matteo tatuato. Rigore più solare dell’ora indietro messa qualche giorno fa.
MERTENS 7
I tifosi del Napoli sono così legati a lui che si riuniscono ogni volta sotto casa sua, con centinaia di motorini, quando sta per portare la moglie dal ginecologo. Con cori tipo … Sarò con te, andiamoci a visitare, c’è Ciro dentro al pancione e nasce un nuovo campione. Segna un rigore da applausi Dries e collabora attivamente anche alla terza rete. Bravo papà!
ZANOLI 6,5
10 minuti scarsi ma tanta personalità mostrata sulla fascia sinistra d’attacco. Il vero problema di questo ragazzo ha un nome, Giovanni ed un cognome, Di Lorenzo. E quindi con Spalletti deve inventarsi delle palle, tipo che da piccolo ha giocato attaccante di sinistra o mezza punta. Una sorta di Gullo 2.0, ve lo ricordate?
OUNAS 7
Bentornato Adam, mi sei mancato, sai? Entra ed in poco tempo fa sognare, con i suoi dribbling imprevedibili e le sue accelerazioni sulla fascia che non si vedevano da tempo. Il gol, poi, vogliamo parlarne? Col sinistro fa finta di calciare, il difensore polacco prende il primo Easyjet per l’Ungheria e col destro, sempre al volo, butta la porta a terra. Mi sei mancato, tanto!
SPALLETTI 7
E se Mourinho tratta le sue “riserve” da operai Whirlpool e Allegri si fida delle sue seconde linee come Ambra si fida di lui, Spallettone ci fa capire l’importanza di avere 20 calciatori con la stessa mentalità in un gruppo. Ripropone Meret, Jesus, Demme, Lozano, Elmas e Petagna, più Lobotka, Mertens, Ounas e Zanoli nella ripresa ed il risultato dice Legia 1 e Napoli 4. Un’altra vittoria da dedicare ai 582 pazzi che da Napoli hanno lasciato famiglia e lavoro per venire in Polonia. Bravi tutti. Mister un’ultima cosa, domenica ci sta il Verona e te lo dico in dialetto “stamm ancor tutt arraggiat per quella partita dello scorso anno”! Facciamoli a pezzettini!