Esclusiva – Fusini: “Derby? C’è tanta voglia di vincere”
A distanza di 236 giorni, il Napoli Femminile e il Pomigliano torneranno ad incrociarsi. Noi di SportSud abbiamo raggiunto l'ex della gara: Martina Fusini.
©️ “POMIGLIANO-FUSINI” – FOTO MOSCA
A distanza di 236 giorni il Napoli Femminile e il Pomigliano torneranno ad incrociarsi, questa volta in occasione della Coppa Italia. Le formazioni arrivano alla gara decisiva entrambe con tre punti, ma con le pantere che dispongono di una differenza reti migliore (6 gol realizzati e soltanto uno subìto) e che quindi avranno due risultati a disposizione.
L’ultimo scontro tra le due “cugine” risale allo scorso maggio, nel derby disputatosi nell’ultima giornata di Serie A Femminile: al “Piccolo” di Cercola la squadra granata vince 3-1, garantendosi un posto nel massimo campionato 2022/23. Esito amaro invece per le azzurre, che dopo il vantaggio di Golob nel primo tempo subiscono nella ripresa una rimonta fatale e retrocedono in Serie B. Appuntamento dunque a domenica 8 gennaio, ore 16, per una sfida che vede protagoniste una squadra in lotta per il vertice del torneo cadetto e l’altra in bagarre per la permanenza in massima serie.
In occasione del faccia a faccia tra le due compagine campane, noi di SportSud abbiamo raggiunto l’ex della gara: Martina Fusini. Classe ’96 cresciuta con la Fiorentina, il difensore approda all’Empoli e poi al Napoli Femminile due stagioni fa. Successivamente si trasferisce a Pomigliano lo scorso anno, dove raggiunge la storica salvezza; ora si ritrova ad affrontare l’ennesimo campionato con le pantere, rappresentando uno dei punti fermi della formazione di Carlo Sanchez.
Partiamo dalle radici. Come nasce e come si evolve la tua passione per il calcio?
“Tutto è iniziato con i miei compagni alla scuola materna, durante le ore libere nel giardino giocavo sempre a calcio con loro e poi la cosa è proseguita fino all’età di 8 anni. Poi i miei genitori mi hanno portato in una scuola calcio dove ho iniziato a giocare con i ragazzi nella squadra del quartiere. Da lì è andata avanti fino ad oggi”.
Chi è la musa calcistica alla quale ti ispiri?
“Per quanto riguarda il mondo del calcio femminile, mi piace molto Lisa Boattin, il terzino sinistro della Juventus e della Nazionale. Lei è una calciatrice molto tecnica e pur essendo un difensore, ama anche la fase offensiva. Del calcio maschile, invece, mi è sempre piaciuto Marcelo perché anche lui ha uno stile molto tecnico e offensivo”.
Il Pomigliano, rispetto all’inizio di stagione, ha cambiato atteggiamento, rivelandosi un’avversaria insidiosa anche per le big. Cosa è cambiato nello spogliatoio? Quanto ha inciso l’avvento di Carlo Sanchez?
“Dall’inizio del campionato il nostro obiettivo è sempre stata la salvezza. Sicuramente la vittoria contro il Milan, che è ritenuta una delle big del campionato, ci ha dato molta fiducia. Questo periodo positivo poi è coinciso con l’arrivo del nuovo mister, Carlo Sanchez, che in coppia con Gerardo Alfano hanno dato vita a quello che secondo me è il giusto mix per affrontare questo campionato. Gerardo oramai è già da qualche anno nel mondo del femminile, per mister Sanchez invece è un mondo nuovo per lui, ma ci è subito entrato appieno dimostrando tutto il suo valore”.
Domenica la sfida di Coppa Italia contro il Napoli Femminile. Che ricordi hai della tua esperienza in azzurro?
“Quella di domenica sarà una sfida fondamentale per entrambe le squadre e inoltre è un derby, quindi ci sarà ancora più voglia di vincere da parte di entrambe le formazioni. Per quanto mi riguarda, è una partita da ex. Ho un ricordo molto bello della mia esperienza a Napoli anche perché è stata la mia prima esperienza lontana da casa. Sono stati sei mesi veramente belli, sarà strano ritrovare alcune ex compagne da avversarie, ma credo che per entrambe le squadre ci sarà tanta voglia di vincere e sarà una bella partita anche perché sia noi sia loro stiamo facendo bene in campionato”.
Cosa farà la differenza a prescindere dalla tattica?
“Essendo un derby, penso che la differenza la farà la voglia di vincere e anche le motivazioni del singolo, il voler portare a casa il risultato. Personalmente, come dicevo prima, sarà strano ritrovare da avversarie le mie ex compagne, però questo è il calcio”.
Cosa ti aspetti dalla tua squadra? Che giudizio dai al vostro cammino?
“Partita dopo partita stiamo crescendo sempre di più, sapevamo che era un campionato veramente difficile, forse anche più dell’anno scorso a causa del nuovo format. Penso che dobbiamo continuare su questa strada, il nostro percorso fino ad ora è stato più che positivo, ma siamo soltanto a metà dell’opera. Quindi spero che potremo continuare su quest’onda e raggiungere alla fine dell’anno quello che è l’obiettivo di tutta la squadra, lo staff e di tutta la società: la salvezza.
Una calciatrice che “ruberesti” alla squadra avversaria?
“Tra le fila del Napoli una giocatrice che ruberei è sicuramente Paola Di Marino. Con lei ho condiviso anche l’esperienza a Napoli due anni fa, quindi la conosco calcisticamente abbastanza bene. È un difensore centrale dalle grandi doti difensive e fisiche, sicuramente sceglierei lei”.
Per quale motivo hai scelto il Pomigliano dopo l’esperienza partenopea?
“Dopo la mia esperienza a Napoli ho deciso di firmare col Pomigliano perché già dall’anno precedente mi avevano cercata e mi hanno dimostrato da sempre forte interesse e questo mi ha spinta poi l’anno successivo a firmare per la loro società. Sin da subito mi ha colpita e affascinata il loro progetto per come nasce, per quelli che erano i presupposti…”.
Quale consiglio senti di dare alle ragazze più giovani che vogliono coltivare la passione per il calcio, a dispetto dei tanti pregiudizi?
“Ad oggi il consiglio che mi sento di dare alle giovani calciatrici è quello di continuare a credere nel calcio femminile perché visti gli sviluppi degli ultimi anni potranno farne un mestiere veramente. Ad oggi si iniziano ad avere molte più certezze, ruotano molti più interessi intorno a questo sport, quindi potrebbero veramente svoltare quella che è la propria passione in una professione a tutti gli effetti”.
In che modo sei riuscita a coniugare gli studi universitari con l’attività da calciatrice professionista?
“Negli anni scorsi sono riuscita a concludere gli studi e quindi a portare avanti sia lo studio sia il calcio, dividendomi gli allenamenti al mattino e nel pomeriggio lo studio. Per quanto mi riguarda è stata una cosa fattibile, anche se piano piano gli impegni richiesti dal calcio stavano diventavano sempre di più”.
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