Come gioca la Sampdoria

La Sampdoria vuole ricordare Vialli con una vittoria ed ha dalla sua parte un umore alto e... un ex: Manolo Gabbiadini.

Articolo di Lorenzo Maria Napolitano07/01/2023

© “QUAGLIARELLA – SAMPDORIA” – FOTO MOSCA

Nella terra Superba, come la definiva Francesco Petrarca, qualcosa sta andando storto: ha perso il suo smalto, la sua regalità, è vecchia e impolverata guardandola dal punto di vista calcistico. Sono lontani, molto lontani, i tempi di Branco, Pato Aguilera, sponda rossoblù, o Mancini e Vialli, che oggi purtroppo piangiamo. Oggi il Grifone combatte in cadetteria, ed è addirittura l’unico motivo per cui nella sponda blucerchiata si tira un sospiro di sollievo, dato che tutto stanno facendo tranne che spassarsela per propri trionfi. La Sampdoria è reduce da una delle stagioni più complicate della sua storia recente ed ha acciuffato la salvezza più per demeriti delle altre squadre che per meriti propri. Oltre ad essere apparsa come una squadra senz’anima, fragile e senza idee in campo, la situazione negli alti piani della società non era migliore, ed alla luce di questa precarietà societaria è difficile immaginare una Sampdoria che possa riprendersi in fretta.

Ecco che anche quest’anno l’unica squadra di Genoa in Serie A non sta avendo vita facile: l’esonero di Giampaolo, peggior attacco del campionato e terzultimo posto in classifica. Soltanto due sono le vittorie stagionali, con ben undici sconfitte e tre pareggi. Con l’ex allenatore del Milan in panchina sono stati conquistati soltanto due punti in otto partite, il che ha costretto la squadra a correre ai ripari, ingaggiando Dejan Stanković dallo Stella Rossa. Dal mercato poco è arrivato, e la Sampdoria continua il suo percorso tentando una salvezza che non sembra comunque semplicissima da raggiungere. Addirittura, in termini di arrivi e partenze, ha abbandonato la nave Antonio Candreva, lasciando una lacuna che non è stata colmata. Ma non è l’unica. Al danno la beffa: ai buchi in rosa si aggiungono tanti infortuni e l’infermeria piena, oggi gli indisponibili sono Manuel De Luca, Harry Winks, Ignacio Pussetto, Andrea Conti, Omar Colley e Fabio Quagliarella.

Il nuovo innesto in panchina, eroe del triplete dell’Inter, aveva il compito di ridare vitalità ad una squadra scialba, abbandonata a sé stessa. Il suo lavoro non ha ancora prodotto i risultati attesi, ma la vittoria contro il Sassuolo potrebbe sviluppare un umore positivo all’interno dello spogliatoio, con cui caricarsi per puntare ad una seconda parte di stagione ben più dignitosa. Stanković predilige uno stile di gioco con esterni a tutto campo con un centrocampo forte e muscoloso e, in attacco, una punta di ruolo con diversi giocatori pronti a spingersi per supportarla. Facile, diciamo così, pensarlo, più difficile metterlo in atto e riuscire a proporre un tale gioco a calciatori non proprio all’altezza.

Proprio per questo la Sampdoria è una squadra che il Napoli può trafiggere in diversi modi, nonostante la scarsa forma evidenziata contro l’Inter. Sotto il punto di vista tecnico non c’è storia, il Napoli potrebbe incorrere in un solo rischio, anzi due: In primis, la squadra di Stanković è fisicamente più avanti, e la prestazione contro il Sassuolo è stata convincente; in secundis, mentre il Napoli rischia di demoralizzarsi dopo la sconfitta, la Sampdoria cavalca l’onda dell’entusiasmo con cui ha iniziato il nuovo anno. Inoltre sarà una giornata speciale dato che si scenderà in campo nel ricordo del fuoriclasse Gianluca Vialli che, insieme all’attuale CT della Nazionale Roberto Mancini, ha scritto pagine indelebili della storia del club blucerchiato.

Non solo, contro i neroverdi è andato in gol Manolo Gabbiadini, ex calciatore azzurro, e tutti sappiamo il dente avvelenato con cui scende in campo un calciatore contro i suoi vecchi compagni. Non è che sia stato chissà quanto amato poi, il mancino: dunque prendersi una vendetta è sicuramente pallino fisso nella sua testa in queste notti che antecedono il match. Il Napoli è diventato da leone da abbattere visto con rispetto e timore a anziano capo da colpire perché debole, agli occhi degli altri. Dunque nonostante la Sampdoria non sia una squadra di primo livello, e non abbia una fase offensiva chissà quanto prolifica, pensiamo al fatto che è la penultima squadra per tiri effettuati, fare attenzione ad alcune dinamiche sarà necessario. Per ripartire, ricominciare al meglio il proprio cammino e tornare al più presto padre del proprio destino.

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