Per grazia ricevuta Napoli espugna Lecce: 2 a 1 ai salentini
Il Napoli batte il Lecce grazie ad uno sciagurato autogol di Gallo e porta a casa 3 punti che hanno poco di meritato.

©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
Subito il risultato: 2 a 1 e un milione di grazie al salentino Gallo colpevole dell’autogol che regala al Napoli tre punti poco meritati. La cronaca ha una prefazione. Vero, non vero?
Cambia poco sapere se davvero De Laurentiis ha rifiutato due miliardi e mezzo offerti per “comprare” il Napoli calcio. Lui dice di divertirsi nel ruolo di presidente e fin quando se la spasserà non cambierà il “no” alla cessione. Il massimo a cui è disposto per far cassa è la vendita del Bari, che per regolamento della federazione non può mantenere. Sul fronte della sicurezza pugno duro della società, incontro con Piantedosi perché sia garantita e aria di disgelo con la tifoseria delle curve.
In partenza la distanza tra le due squadre del Sud: Napoli 23 vinte, 2 pareggiate, 3 sconfitte. Gol fatti 63, subìti 20, punti 71. Lecce: 6 vinte, 9 pareggiate, 13 sconfitte. Gol fatti 24, subìti 33. Stadio Via del Mare, mille i tifosi azzurri. I padroni di casa hanno alle spalle una serie di insuccessi e temono la posizione in classifica a rischio e c’è da aspettarsi difensivismo a oltranza, situazione che il Napoli non gradisce, ma il gap tecnico dei giallorossi dovrebbe agevolare il compito di Kvaratskhelia e compagni, nonostante l’assenza di Osimhen, che Spalletti spera di recuperare per la sfida di Champions con il Milan. Il Napoli deve dimenticare subito la batosta casalinga subìta dai rossoneri. Baroni, tecnico dei salentini è un ex di lusso del Napoli. Suo il gol contro la Lazio decisivo per la conquista del secondo scudetto. Agli azzurri per cucire il tricolore sulle magliette firmate da Armani mancano cinque vittorie. Solite ingiurie becere dei leccesi. Ma come anche al Sud? Italia razzista? Voglia di emigrare. Arbitra Manganiello, sezione di Pinerolo, uomo del Nord. Speriamo di non dolercene.
Primo angolo del Napoli, batte Raspadori che si riappropria del pallone, tiro contrato da Umtiti. Lecce difensivista, tutto contratto nella propria metà campo. Grande parata di Meret su tiro al volo di Maleh, calcio d’angolo, nulla di fatto. Un paio di azioni dei salentini sembrano invertire l’andamento della partita e smentiscono l’idea di un Lecce votato alla chiusura totale in difesa. Carburazione per nulla facile degli azzurri perché anche Baroni ha disposto la marcatura asfissiante di Lobotka, regista del centrocampo napoletano ad opera di Hjulmand. Arriva il gol degli azzurri al 18esimo. Testa Di Lorenzo su cross perfetto di Kim, 1 a 0. Indaga il Var per capire se un azzurro era in fuori gioco sul primo cross di Mario Rui. Rete convalidata.
L’evento potrebbe agevolare il Napoli per il cambio di strategia dei salentini, che alza il livello del pressing per recuperare lo svantaggio. Anguissa in crescendo. Il Napoli fatica a ripartire. Conclusione di sinistro di Lozano, risponde Falcone e in tuffo si rifugia in calcio d’angolo. Controllano il gioco gli azzurri, senza brillare. Umtiti controlla bene Raspadori, evidentemente fuori forma e Kvara non è il fulmine di guerra di qualche partita fa. Lozano, il più pericoloso, ritmo lento degli azzurri. Spogliatoi.
C’è qualcosa da indagare per il calo di intraprendenza del Napoli. Al via della ripresa Oudin su lancio di Di Francesco, solo in area sfiora il pallone e fallisce la deviazione nella porta difesa da Meret. Traversa colpita da Ceesay, il pallone finisce a Di Francesco ed è 1 a 1. Minuto 52. Ahi, ahi. E comunque, dov’è finita la velocità degli azzurri che ha fatto male a grandi squadre e avversari modesti? Angolo per gli azzurri, lo conquista Raspadori. Pericolo Lecce sulle ripartenze che mettono in difficoltà gli azzurri. Giallo per Gendrey, fallo su Lobotka. Clamoroso autogol del Lecce: la palla ceduta a Falcone da Gallo sfugge alle mani del portiere e finisce in rete. Minuto 64 e 2 a 1 per gli azzurri, ma attenzione il Lecce si rende pericoloso. Spalletti prudente. Fuori Raspadori per Simeone e Lozano per Ndombelé. Elmas si sposta a destra, ma spesso si addensa centralmente. Fuori Gonzales, dentro Helgason.
Il Napoli subisce la determinazione del Lecce. Ci prova Umtiti pallone sul fondo a un niente dal palo. Di Lorenzo attaccante aggiunto sulla fascia destra. S’infortuna Simeone. Askildsen per Maleh, Strefezza per Cessay, Voelkerking per Oudin. Esce Simeone per Politano. Nel Napoli nessun centravanti. Tre minuti al 90esimo. Banda per Di Francesco. 5 di over time. Fuori Mario Rui e Kvara entrano Zerbin e Olivera. Ango per i salentini a 30 secondi dalla fine della partita. Altro corner per il Lecce e mentre Politano stava per segnare nella porta vuota l’arbitro fischia la fine della partita. Urge un esame di coscienza, una diagnosi coraggiosa, una flebo corroborante, un cocktail di vitamine. Questo Napoli è quasi irriconoscibile.