Balotelli si vede in Nazionale, e per lui la Serie A equivale al campionato turco
Mario Balotelli si sente ancora un perno importante per la Nazionale Italiana. L'attaccante, inoltre, paragona la Serie A al calcio turco.
©️ “BALOTELLI” – FOTO MOSCA
Mario Balotelli ha lasciato la massima competizione italiana nel 2016, ovvero con l’ultima esperienza al Milan. Super Mario ha giocato in Serie A, prima con la maglia dell’Inter, squadra che l’ho fatto esordire tra i professionisti, e dove ha messo a referto 86 presenze, 28 reti e 15 assist. In neroazzurro, inoltre, ha conquistato trofei prestigiosi, mentre sull’altra sponda di Milano ha collezionato 77 presenze, 33 reti e 9 assist. L’attaccante ha fatto anche parte della Nazionale Italiana, la sua ultima convocazione risale al 2018, con l’Italia ha giocato 36 partite e ha timbrato il tabellino dei marcatori 14 volte. Insomma, un calciatore che non ha poca esperienza, nonostante i suoi atteggiamenti non perfetti hanno compromesso non poco la sua carriera.
Ora, Mario Balotelli, calciatore del Sion, dopo l’esperienze calcistiche, tra le tante in Turchia, Inghilterra, Francia ed ora, appunto, Svizzera, ha rilasciato una lunga intervista su Controcalcio. L’ex centravanti dell’Italia ha parlato della Nazionale Italiana, del valore della Serie A, dell’Arabia Saudita e di chi, secondo lui, vincerà il Pallone d’Oro.
Le dichiarazioni di Mario Balotelli
Sulla Nazionale Italiana: “Io mi sarei chiamato perché mi sono sempre bastati 1-2 palloni a partita, anche se negli ultimi anni ho fatto più fatica. Sinceramente non so se adesso risponderei a una convocazione, ho avuto tante delusioni. Ma non è un no”.
Un ritorno in Italia: “Non so se tornerò in Italia, io voglio giocare. Ho qualche problema a Sion, ma cose risolvibili”.
Il potere dell’Arabia Saudita: “Quando ero a Marsiglia ho ricevuto un’offerta dalla Cina a cifre molto più alte di quelle che girano adesso. Ho detto di no perché ho preferito giocare a calcio e restare in Francia. Ora possono dire quello che vogliono, ma non che chi va in Arabia non lo faccia per soldi. Se offrissero poco non ci andrebbe nessuno”.
La Serie A: “Il livello degli altri campionati si sta alzando. Vedendo un paio di partite di Serie A le ho paragonate al calcio in Turchia, anzi il livello è quasi più alto in Super Lig”.
Vincitore Pallone D’Oro: “Lo darei ad Haaland perchè ha vinto tutto, è giovane e ha segnato tantissimo. Ma ormai quel premio è una ca…., per quanto io ami Messi lo darei comunque ad Erling”.