Maresca: “Guardiola temeva il Napoli di Spalletti, gli azzurri meritavano di più contro il Milan”
Enzo Maresca ha parlato del Napoli e della considerazione che Pep Guardiola aveva nei confronti della squadra azzurra nel corso di un'intervista.
L’ex giocatore Enzo Maresca, ha rilasciato un’intervista per “Il Mattino” nella quale ha parlato del Napoli e ha svelato un retroscena inerente agli azzurri e a Pep Guardiola, allenatore del City che nella passata stagione aveva fatto i complimenti ai partenopei in più di un’occasione:
“Il Napoli è ripartito come testa di serie in Champions. È giusto così. Anche perché se penso all’anno scorso gli azzurri meritavano qualcosina in più nei quarti con il Milan”.
Ma è vero che Guardiola apprezzava e «temeva» la squadra di Spalletti o era solo pretattica? “No, no: quale pretattica. Il Napoli giocava bene e vinceva quasi tutte le partite, in Italia come in Europa. Era una squadra che si temeva e si teneva in grande considerazione”.
Cosa pensa del girone del Napoli? “Che insieme al Real Madrid è la favorita per passare il turno”.
Union Berlino e Braga semplici comparse? “Assolutamente no: ci mancherebbe altro. Parliamo sempre di Champions e di due squadre ostiche: l’Union ha fatto una stagione impressionante che nessuno si aspettava. Anche il Braga ha fatto benissimo. Sulla carta, però, le favorite restano Napoli e Real”.
Le favorite per alzare la prossima Champions? “Il City, il Real e darei fiducia all’Inter che mi ha fatto un’ottima impressione a Istanbul”.
In Serie A, invece, è possibile il bis scudetto al Napoli? “Sì, ma occhio al vecchio adagio: vincere è difficile e rivincere lo è ancora di più. Gli azzurri comunque restano una delle candidate al tricolore insieme all’Inter e al Milan“.
E Garcia? “Se la scelta è caduta su di lui significa che è stato considerato all’altezza della situazione dal club di De Laurentiis. È chiaro che avrà bisogno di tempo per farsi conoscere. Logicamente non è facile rimpiazzare Spalletti per quello che ha fatto. Anche perché la gente non dimentica ed alla prima occasione storta scattano i paragoni”.