Esterno con Garcia o centravanti con Spalletti, dove deve giocare Raspadori? I numeri parlano chiaro

Nel corso della sua carriera Giacomo Raspadori ha dovuto interpretare più ruoli, ma quale di questi permette al giocatore del Napoli di esprimersi al meglio?

Articolo di Redazione SDS08/09/2023

© “RASPADORI” – FOTO MOSCA

Giacomo Raspadori sarà uno dei giocatori fondamentali all’interno del Napoli di Garcia e nel futuro della squadra campana, ma prima bisogna capire in quale ruolo il classe ’00 può rendere al meglio. Arrivato nella passata stagione alla corte di Luciano Spalletti, allenatore che Jack ha ritrovato in Nazionale, Raspadori ha sempre svolto il compito di prima punta all’interno del 4-3-3.

L’operazione Raspadori, fatta nell’estate del 2022, è nata per portare all’interno della rosa partenopea un profilo capace di essere un vero e proprio jolly offensivo per colmare la partenza di Dries Mertens. Alla fine l’ex Sassuolo si è dimostrato un elemento valido specialmente nel periodo di ottobre complice anche l’assenza di Victor Osimhen.

Il primo anno di Raspadori con il Napoli si è concluso con 33 presenze dove l’attaccante ha segnato 6 gol e fornito 5 assist.

Con Rudi Garcia, invece, il giocatore italiano è stato utilizzato in queste prime partite stagionali come esterno di sinistra, un ruolo che Raspadori conosce ma che non gli permette di esprimersi al meglio.

Tra Napoli, Sassuolo e Italia il classe ’00 i ruoli offensivi li ha ricoperti tutti, ma in quale di questi riesce ad esprimersi al meglio?

I numeri non mentono mai, e proprio i dati che vi stiamo per mostrare confermano la teoria che Raspadori deve giocare di più all’interno del campo. Nel corso della sua carriera l’ex Sassuolo ha ricoperto per più di 100 volte il ruolo di prima punta (collocazione tattica dove Raspadori si è sempre riconosciuto) riuscendo a segnare 44 gol e a fornire 8 assist ai propri compagni.

In Nazionale, specialmente nell’ultimo periodo prima dell’addio di Mancini, abbiamo visto l’ex ct utilizzare il giocatore del Napoli come seconda punta, accompagnato da un centravanti più fisico (Scamacca o Immobile) all’interno del 3-5-2. Anche con De Zerbi e Dionisi Raspadori ha condiviso il reparto con un’altra punta, trovando 7 gol in 38 partite.

All’interno di un 4-2-3-1, invece, Raspa può giocare anche più arretrato svariando sulla trequarti nel ruolo di sotto-punta. Una collocazione che gli è stata data poche volte in carriera, solo 5 volte, ma che ha saputo interpretare al meglio grazie alla sua capacitare di venire dentro al campo per legare il gioco e trovando anche 3 gol in quel ruolo.

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