La sbirciatina
L'avvocato Antonello Grassi ricorda con nostalgia la sua infanzia col giornale Sport Sud. In particolare, il "Finalmente Sì", in prima pagina.

di Antonello Grassi
Sinceramente non ricordo quando Sport Sud abbia cessato di far andare le rotative, ma ricordo benissimo l’inizio estate, appena finita la scuola, di fine anni ‘70 e primi anni ’80, quando il leggere i giornali penzoloni fuori l’edicola era l’unico modo di apprendere le notizie che ci permettevano di conoscere cosa accadesse, non necessariamente nell’altra parte del mondo, bensì -anche più modestamente – oltre il mitico Garigliano.
Sport Sud
Quali notizie, in particolare, potevano interessare quei ragazzi con un’età compresa tra i quattordici ed i diciotto anni? Naturalmente quelle sportive, anche se non solo, e, ovviamente, quelle calcistiche. E quale era il giornale di riferimento per quegli “sbirciatori seriali” di notizie dalle edicole? Uno solo!!!!! Lo Sport Sud. Non certo perché ne mancassero altri, anzi, ma perché era il nostro giornale. Quest’appartenenza non era solo nel riferimento geografico contenuto nel nome, Sport Sud appunto, ma perché consentiva di conoscere le sorti della nostra squadra del cuore con dovizia di particolari, cosa che i giornali “ortodossi”, con eccezione di una locale edizione del Corriere dello Sport, riconoscevano solo a squadre di calcio, giusto per rimanere in tema, ubicate dal Garigliano in sù. E non importa che la maggior parte delle notizie di calciomercato non erano affidabili, frutto di un’epopea romantica che lasciava trasparire quella voglia di essere grandi, di combattere da soli la lotta impari contro le grandi del nord, “ladre” e simbolo di un’ingiustizia che ci impediva storici e trionfali successi.
Non è un caso che a turno, il Napoli avesse acquistato o trattato Heriberto Herrera, Meroni (mezzo miliardo al Torino), Zico, Haan, Vialli e per non parlare di Paolo Rossi. E chi potrà mai dimenticare quel torneo che si teneva nel mese di Giugno a fine campionato ed a fine scuola, il c.d. Torneo Sport Sud, dove si riuscivano ad ammirare dal vivo, ed a colori aggiungerei, compagini (Flamenco, Ajax, Bayern Monaco per citarne alcune) che in nessun altro modo avremmo avuto modo di vedere, vista la scarsa vena calcistica della nostra squadra dell’epoca. E poi quel 30 giugno 1984, data stampata in modo indelebile nella memoria non solo di quegli adolescenti, quando il titolo dello Sport Sud lasciava trasparire emozione, sudore, gioia e quasi incredulità, mai affidabile come in quel caso: “Finalmente Si” con la foto di Diego con la maglia del Boca e con la consapevolezza che “….da oggi i suoi gol li farà in maglia azzurra….”.
Non è un caso che queste romantiche emozioni si ripropongano proprio nella settimana di Napoli – Juventus, dove i giornali sportivi, e non solo, si affannano a valutare gli eventuali e presunti infortuni dei giocatori nazionali impegnati nella prossima giornata di campionato, della presenza di un giudice napoletano nel collegio che ha ridotto la squalifica ad Osimhen, della Var e delle sue imperfezioni.
Almeno per oggi: “PAOLO ROSSI AL NAPOLI” e non importa che non sia vero e benvenuto allo Sport del Sud. Non ci potrai restituire quegli anni ma, come accaduto quando il mio amico Vincenzo me ne ha comunicata la notizia, una “sbirciatina”.