© “FERRARA” – FOTO MOSCA
L’ex difensore di Napoli e Juve, Ciro Ferrara, ha rilasciato una lunga intervista inerente alla vittoria dello scudetto degli azzurri ai microfoni di Dazn:
“Complimenti vivissimi ai ragazzi per il raggiungimento di un traguardo come lo scudetto, quando l’abbiamo vinto noi per l’ultima volta nessuno degli attuali azzurri era ancora nato. Nessuno si aspettava un cammino del genere, hanno vinto un campionato dominando ed esprimendo un calcio di altissimo livello. Sono stato uno di quelli che a inizio stagione era molto scettico, pensavo che gli azzurri dovessero fare un grandissimo campionato anche solo per entrare in Champions League, ci sono state cessioni eccellenti ma poi abbastanza presto ho cambiato la mia opinione, tra la settima e la nona di campionato pensai potesse essere l’anno buono per il livello di calcio che il Napoli esprimeva e per come si erano già integrati Kvara e Kim”.
Quali sono i collegamenti tra questo scudetto e quelli vinti con Maradona? “Direi la gioia che i tifosi hanno provato, per il resto sono due contesti non solo perché noi avevamo Diego. Noi vincemmo gli scudetti dopo aver battagliato fino alla fine del campionato, questa squadra invece ha fatto si che la città fosse preparata già da tempo alla festa. Quando vinci in città non abituate ad alzare trofei molto spesso devi avere un allenatore bravo a mantenere gli equilibri e in una piazza come Napoli questo è fondamentale, è stato bravo a motivare i suoi e a difenderli quando c’è stato bisogno. Diego quando veniva agli allenamenti si è sempre messo al nostro livello, era uno di noi senza mai essere spocchioso, non potevi non amarlo. Questa situazione si è ricreata negli spogliatoi anche oggi e senza questo non si vince. Posso dire con orgoglio di essere il napoletano più vincente nella storia del club, la mia squadra contava 13 campani, ora invece c’è solo Gaetano”.
Sul lavoro di Giuntoli: “Dopo l’addio dei senatori In tanti hanno storto il naso per gli arrivi di Kim e Kvara, ci fu addirittura uno striscione dove si faceva riferimento al fatto che “Kim” fosse solo la marca delle sigarette, Giuntoli si è tolto belle soddisfazioni perché ha scelto i giocatori e le persone giuste. Spalletti è stato fondamentale nell’inserire subito questi ragazzi. Io ho avuto ospiti nella mia casa di Napoli ospiti illustri della storia azzurra, tra cui Reina, Albiol, Koulibaly e per ultimo il coreano. È riuscito avere un grande impatto sulla Serie A grazie alle sue grandi abilità tecniche e fisiche, è stato devastante”.
Su Osimhen: “Avevo qualche dubbio su di lui, perché tecnicamente lasciava a desiderare e anche ora ritengo abbia margini di miglioramento, parlai con Spalletti, gli chiesi quanta voglia avesse di migliorarsi e lui mi disse che il nigeriano era molto scrupoloso e che ogni giorno lavorava su sé stesso, da lì l’ho visto con occhi diversi. Ha messo il timbro sullo scudetto, quando un attaccante segna più di 20 gol c’è poco da dire”.
Sul Napoli: “Questo Napoli ha una grande voglia di andare a riaggredire l’avversario una volta persa palla, a tratti mi è sembrato di rivedere il Barcellona di anni fa. Per reggere questo tipo di gioco gli allenamenti devono essere preparati sugli stessi ritmi di una partita. Se quelli che non giocano sempre non riescono a garantire quel tipo di intensità non rendi in campo e non riesci a migliorare il livello di nessuno. Ci sono state individualità che hanno marcato questo Napoli, però Di Lorenzo è stato strepitoso, la fascia da capitano l’ha responsabilizzato”.
Su De Laurentiis: “I presidenti non sono sempre amati, anche Ferlaino ebbe qualche problema. ADL è un imprenditore e ha gestito il Napoli nel modo giusto tra costi ed entrate, magari la sua comunicazione può non piacere ma il Napoli è l’unica squadra italiana che ha partecipato ai tornei europei per 14 anni consecutivi, è stato un percorso lungo ma di continua crescita. Il Napoli è sempre stato ai vertici tenendo i conti apposto. Si è preso anche la responsabilità di fare cessioni impopolari. Non si vince se tutte le componenti non viaggiano nella stessa direzione, serve costanza”.
Hai pensato a Maradona quando il Napoli ha vinto lo scudetto? “Tante volte, non sai cosa ti sei perso Diego… ma sono sicuro che lui sia felice, che gli sia arrivato questo amore. La città di Napoli non lo ha mai dimenticato. Diego è arrivato il terzo scudetto, ci siamo. Se dovesse mai arrivare un giocatore più forte di Maradona gli stringerò la mano è gli dirò: “Non è così” (ride, ndr.)”. O
Ci possono essere offerta da 500 milioni per Kvara e Osimhen? “Per quella cifra li porto io tutti e due al loro nuovo club (ride, ndr.) stiamo parlando di 500 milioni! A parte gli scherzi, terrei Kvara. Non ci sono giocatori insostituibili ma secondo me può ancora crescere, non abbiamo visto ancora tutto. Kvara nella top 3 pallone d’oro nei prossimi tre anni? Dipende dal percorso del club, difficilmente ci arriverà vincendo solo il campionato”.
Secondo te è mancata un’avversaria in questo campionato? “Indipendentemente dal percorso delle altre questo Napoli è stato imbattibile, hanno creato talmente tanto distacco che non c’è mai stata una vera con concorrenza. Anche nel momento più difficile non si è mai visto un periodo di flessione di 15 giorni o un mese. La squadra se l’è sempre giocata eccezion fatta solo per il 4-0 in casa contro il Milan. Napoli-Juve è da sempre una gara sentita, Diego ci disse “Non basa battere la Juve per vincere i campionati, vanno battute anche tutte le altre”. Esordii in un Napoli-Juve e poi chiusi in un altro Napoli-Juve, questa volta con la maglia bianconera”.
Leave a Reply