Angri-Portici interrotta per disordini negli spogliatoi

La partita Angri-Portici è stata sospesa al termine dei primi 45' a causa di presunti disordini venutisi a creare negli spogliatoi.

Articolo di Redazione SDS11/01/2023

La partita Angri-Portici, valevole come recupero del turno numero 16 del girone G di Serie D, è stata sospesa al termine dei primi 45′ a causa di presunti disordini venutisi a creare negli spogliatoi. La prima frazione era terminata con il risultato di 0-1 in favore degli ospiti, poi, passati i canonici 15 minuti non è sceso nessuno in campo e l’arbitro ha decretato l’interruzione definitiva dell’incontro.

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Da quanto si apprende da Seried24.com, in seguito al duplice fischio, le due squadre sono scese negli spogliatoi, senza rientrare per il secondo tempo. La decisione di disporre la sospensione definitiva di Angri-Portici sarebbe dell’arbitro Bruno Spina, della sezione di Barletta, motivando l’interruzione per “gravi motivi di sicurezza”, ovvero, presunti disordini negli spogliatoi.

Seguono i comunicati delle due società.

Angri

“L’Unione Sportiva Angri 1927 prende posizione e contesta le dichiarazioni che stanno circolando sul web da parte della società e di alcuni tesserati del Portici Calcio e vuole a questo punto chiarire la propria posizione in merito a quanto “non” successo al termine del primo tempo della gara disputata oggi pomeriggio allo stadio Novi. Rispediamo al mittente le accuse di aggressione ai danni di tesserati della società ospite, le accuse di presenza di persone non autorizzate all’interno degli spogliatoi, le accuse di un clima intimidatorio intorno a questa gara, le accuse di coinvolgimento di nostri tesserati in ipotetiche aggressioni.

In un consueto pomeriggio di sport l’atteggiamento antisportivo è arrivato dalla società ospite che si è rifiutata di disputare il secondo tempo, malgrado per la terna arbitrale e per le forze dell’ordine esistevano tutte le condizioni di sicurezza per poter giocare l’incontro. Abbiamo constatato con amarezza la rottura di una porta da parte di un tesserato della squadra ospite che ha generato danni alla struttura sportiva. I calciatori del Portici hanno lasciato l’impianto di gioco in assoluta tranquillità dopo essersi trattenuti nei corridoi dello stadio. Siamo convinti e fiduciosi che la giustizia sportiva saprà fare il suo corso ed attestare la regolarità dello svolgimento della gara”.

Portici

La sfida contro l’Angri, valevole per il recupero della 16^a giornata di campionato di serie D, è durata soltanto 45 minuti, terminati sul punteggio di 1 a 0 a favore degli azzurri. L’atmosfera s’è riscaldata al 42’ quando l’Angri ha sbagliato il calcio di rigore del possibile pareggio e Maraucci è diventato bersaglio in campo e fuori di insulti e minacce per aver “disturbato” le operazioni di preparazione del rigore. Fin qui tutto ha fatto pensare alle consuete dinamiche di gioco alle quali si assiste ogni domenica, e nulla lasciava presagire ciò che è accaduto poi negli spogliatoi. 

Mentre la squadra si apprestava a rientrare nel proprio spogliatoio, infatti, il capitano Maurizio MARAUCCI, attardatosi a discutere sul campo, ed essendo quindi tra gli ultimi a rientrare, è stato colto di sorpresa e circondato da 3-4 persone a volto coperto, per poi essere aggredito con una scarica violenta di calci e pugni. Rimasto a terra tramortito, è stato difeso dal compagno Biagio Filogamo, anch’egli colpito però dagli aggressori. Maraucci, fortemente scosso, e con i segni visibili su torace, spalle e fianchi per l’aggressione subìta, è stato portato all’interno dello spogliatoio, al cui interno è calata, su tutti gli altri calciatori e sui membri dello staff, un’atmosfera di sgomento. 

Con questi presupposti, dunque, sono venute meno tutte le condizioni per riprendere il gioco. Non c’era più alcuna partita da giocare. In questo momento, importa poco parlare di risultati sul campo, di pareggio, vittoria o sconfitta, e in merito alla gara saranno gli organi preposti a deciderne l’esito. La certezza è che, per quanto avvenuto nell’intervallo della sfida, di un vincitore non c’è traccia; resta soltanto la traccia di un unico sconfitto: il CALCIO!”.

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