Gollini: “A Firenze avevo perso la passione, a Napoli sono rinato”
Nella serata trionfante del Napoli brilla anche Pierluigi Gollini che ha esordito in maniera egregia con la maglia del Napoli.

©️ “GOLLINI” – FOTO MOSCA
Nella serata trionfante del Napoli brilla anche Pierluigi Gollini che ha esordito in maniera egregia. Fino a cinque minuti dall’inizio, il portiere titolare era Meret che poi ha dato forfait per un problema al polso.
“Giocare con questi ragazzi è molto gratificante, ti diverti negli allenamenti, ti diverti a giocare, il debutto è sempre speciale e fare parte di questa squadra e essere parte di questo gruppo mi ha aiutato a essere sereno e a fare la partita che ho fatto. Ci alleniamo tutti alla stessa maniera, il mister non fa differenza tra titolari e quelli che giocano meno, questo per un giocatore è una cosa che ti aiuta. Abbraccio con Spalletti a fine gara? Spalletti è stato molto umano con me da quando sono arrivato, i miei sei mesi a Firenze sono stati molto duri, stavo male mentalmente, non mi divertivo, non volevo più giocare, ho vissuto un momento molto difficile e con l’essere arrivato a Napoli ho ritrovato me stesso, il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo e questo mi ha aiutato prima di tutto e mi ha aiutato a essere sereno.
Cosa è successo a Firenze? A Firenze ho vissuto un periodo bruttissimo, ho perso la voglia di giocare, stavo male a livello mentale, proprio per l’ambiente, le persone che ho trovato. Non mi era mai capitato di essere preso in giro, il calcio è sempre stata la mia vita. Io sono fatto in un modo, altre persone sono fatte diversamente, a Bergamo e Napoli mi sono sentito in una famiglia. A Firenze avevo perso la voglia di giocare.
A Bergamo mi sentivo in famiglia come pure a Napoli. Kim? E’ un mostro, ha una forza sulle gambe, una frequenza di passo, quando è arrivato a Napoli non sapevo chi fosse, allenarmi con lui mi ha fatto capire quanto è forte, mentalmente è fortissimo, quando recupera palla cerca sempre di passarla ai compagni, cerca di far ripartire il gioco, è vearamente un mostro”.