Dalla Germania: il Napoli è in declino!
"Il Napoli sta perdendo le sue menti più brillanti”, titola la Süddeutsche Zeitung, uno dei più importanti quotidiani tedeschi.
©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
“Il Napoli sta perdendo le sue menti più brillanti”, titola la Süddeutsche Zeitung, uno dei più importanti quotidiani tedeschi, che ha parlato del passato e del futuro del Napoli in apertura della sezione sportiva. Il lungo articolo parte dalla cena che ha sancito l’addio tra Spalletti e il club azzurro. Sbaglia location (la cena non si è svolta al Britannique), resta il succo della questione:
“Un giorno di maggio qui è stata decisa una separazione, una separazione che evoca profonda tristezza e incertezze nella parte della città appassionata di calcio. Si potrebbe dire che tutto il Napoli al momento non sappia cosa accadrà dopo. E questo solo poche settimane dopo lo scudetto.
Questa cena poco romantica ha cambiato molto ai piedi del Vesuvio. Spalletti non c’è più. Il tecnico è stato vago sui motivi del suo addio. Ma in fondo tutti sanno che il rapporto con il sovrano unico De Laurentiis non poteva più essere salvato. Spalletti voleva più voce in capitolo, un po’ di spazio nella pianificazione strategica. Il presidente, però, non si è mosso di un centimetro. E siccome De Laurentiis resta sempre al suo posto, inamovibile e caparbio, venerdì scorso se n’è andato l’altro genio napoletano: Cristiano Giuntoli, dal 2015 impiegato come pianificatore squadra.
Il Napoli sta vivendo un ritiro degli animi più brillanti. Tra Giuntoli e il presidente ci sarebbero da tempo dissonanze. E anche se De Laurentiis sminuisce pubblicamente il salasso, di questa questione se ne parla quotidianamente sui giornali”.
La Süddeutsche ovviamente cita l’arrivo di Rudi Garcia. Lo definisce solido ma ricorda anche che la sua ultima esperienza è stata in Arabia Saudita, all’Al-Nassr.
“E quest’uomo dovrebbe ora raccogliere l’eredità di Spalletti, l’autore della squadra più bella che il Napoli abbia mai visto? La tristezza si è diffusa tra i tifosi”.
Il quotidiano torna poi su Giuntoli, definito “la figura chiave dietro la storia del successo napoletano”.
“Per una serie di motivi sarà difficile da sostituire. Primo: i direttori sportivi capaci sono rari, soprattutto quelli che lavorano in modo efficiente in condizioni economiche come a Napoli. Sotto il presidente De Laurentiis (motivo numero due delle difficili condizioni di lavoro dietro le quinte) non sono tollerati rossi di bilancio. E poi c’è la ragione numero tre: Giuntoli – e non è un’esagerazione – è una specie di esemplare unico in quello che è diventato un settore altamente tecnico”.
Lo definisce un ds vecchia scuola, che non lavora con i database né gli algoritmi ma si basa sul fiuto suo e dei suoi scouting. Così – ricorda – ha pescato Lobotka al Celta Vigo, Kvaratskhelia, Kim al Fenerbahce. E prima ancora Osimhen.
“Il Napoli ha venduto il meglio la scorsa estate, e lo sconvolgimento si è rivelato la base per lo scudetto. Ma è stato Giuntoli a mettere insieme un puzzle complesso che esisteva solo nella sua testa”.
La Süddeutsche conclude così:
“Non è ancora chiaro chi succederà al direttore sportivo, ma subentreranno temporaneamente due dipendenti dello scouting. In ogni caso, una cosa è certa: il Napoli si sta lentamente risvegliando dalla corsa magistrale della stagione precedente. E il vino lo sceglie De Laurentiis e nessun altro”.