Osimhen: “Mi dissero che non avrei segnato più di 4 gol al Napoli, sapete come risposi?”

Victor Osimhen si racconta e ricorda dei primi momenti vissuti con la maglia del Napoli, tra non poche difficoltà.

OsimhenFoto Mosca
Articolo di Redazione SDS11/10/2023

© “OSIMHEN” – FOTO MOSCA

Attaccante del Napoli, Victor Osimhen è stato intervistato dall’emittente Korty Eo. Nel corso della chiacchierata il nigeriano si è raccontato, parlando della sua storia e del suo rapporto con il calcio. Di seguito vi proponiamo le sue parole:

“La fama non significa niente per me, non è importante. Ci sono tante persone famose che però hanno il conto in rosso. Non è facile mostrare amore nel mondo in cui viviamo, quindi quando la gente viene da me e mi dimostra amore per me è un privilegio. Bisogna essere umili nella vita”.

Sulla sua infanzia ha detto: “Potevo solo immaginare di diventare un calciatore professionista quando ero per strada da piccolo. La situazione della mia famiglia era difficile, quindi andavo a vendere i giornali e l’acqua per strada per aiutarli in qualche modo. A volte a casa ci mancava la luce, avevo un amico qui a Lagos che mi dava il cibo per poter mangiare. All’epoca mangiavamo indomie e pane”.

Riguardo al suo rapporto con la Nigeria: “Mi piace Lagos, anche se ho pochi giorni liberi cerco sempre di tornare qui perché ho bisogno di vedere questa gente. Sono un ragazzo che vive di passioni e sensazioni, mi piace ridere ed avere attorno la mia gente. Di Lagos mi piace tutto, lo stress, le vibrazioni, l’amore, la gelosia e le criticità. Questa è la vita che ho scelto per me stesso”.

In ultimo un aneddoto: “Una volta a scuola stavamo giocando una partita, una sorta di classico, e c’era un sacco di gente. Andammo in svantaggio ed io pareggiai, poi segnarono di nuovo loro ed io continuai a segnare fino al 3-3. All’ultimo minuto loro ebbero un rigore, c’era un giocatore forte che segnò ed io mi tolsi la maglietta ed iniziai a piangere. Non lo feci tanto per la partita, non mi interessava, semplicemente non mi piaceva perdere. È una cosa che non sopporto, per me diventa anche difficile dormire quando accade”

Sugli inizi di carriera: “Vinsi il mondiale Juniores in Cile, giocai molto bene e vinsi la Scarpa d’Oro, nonché il premio come miglior giocatore della competizione. I grandi club si interessarono a me, ma ci stavano tanti voci negative sul mio conto. Anche quando arrivai a Napoli ci stava qualche scettico, dicevano che non avrei segnato mai 4 gol perché la Serie A è molto fisica. Quando mi dicono cose del genere, accolgo la sfida per dimostrare di cosa sono capace”.