La Salernitana cambierà il modulo? Ecco cosa ha risposto Inzaghi
Inzaghi ha fatto del 4-3-3 o del 4-2-3-1 i suoi moduli più utilizzati, ma quale schema utilizzerà con la Salernitana?
©️ “INZAGHI” – FOTO MOSCA
Sulla panchina della Salernitana è scaduto il tempo per Paulo Sousa, si riparte ora da Filippo Inzaghi. Nelle mani della bandiera del Milan e del campione del mondo nel 2006 il compito di rialzare una squadra impantanata, intrappolata tra le maglie del fondo classifica. Lo dice la storia, seppur breve: Inzaghi ha fatto del 4-3-3 o del 4-2-3-1 i suoi moduli più utilizzati. Salvo imprevisti, sarebbe logico scegliere di continuare su questa strada; e dunque, come potrebbe cambiare la Salernitana? A dare una risposta al quesito è stato lo stesso allenatore, che a tale proposito ha dichiarato:
“Ho detto al presidente e al direttore che non esiste uno schema che fa vincere le partite. Ho vinto e sono stato esonerato col 4-3-3 e col 3-5-2. Sono numeri. A me interessa riportare entusiasmo e convinzione, i giocatori si devono divertire. Non è con i nomi che ci salviamo. Oggi non posso fare promesse di alcun genere. Se diranno che non lottiamo andrò a casa. Non so se giocheremo bene o male, sfido chiunque ad affermare il contrario. Però dobbiamo essere bravi a far punti, è questo che fa grande una squadra. L’anno scorso era bello veder giocare la Salernitana, ha mantenuto la stessa ossatura e sono arrivati calciatori bravi. I giovani vanno supportati e noi cercheremo di trasmettere fiducia. Sono certo che ci possiamo salvare ma dobbiamo dimostrarlo. Avremo subito una gara sosta e per fortuna c’è la sosta pur senza 10 nazionali. Questo fa capire che se hai dieci nazionali non puoi lottare per non retrocedere”.
Ha poi aggiunto: “Mi piace individuare quei calciatori di cui non posso fare a meno. Potremmo metterci a 4 o a 5 in difesa, vedremo. La visione di calcio che ho col presidente è molto simile. Sono uno di quelli che, se a 10 minuti dalla fine sta vincendo, non mette dentro l’attaccante ma aggiunge un difensore. Gli altri mettono le punte, a me tocca stare più attento. Io sono una persona molto pratica, non vendo un prodotto che si chiama Inzaghi. A me interessa vincere le partite, l’attacco è il reparto più forte della Salernitana e cercherò di far coesistere più giocatori di qualità possibile. Ma se non corrono stanno fuori, la collaborazione deve essere totale tra i dieci giocatori di movimenti. Se i difensori vedono il centravanti rincorrere trovano ulteriore carica agonistica”.