Juventus fermata anche dal Venezia: il confronto con Pirlo e Sarri
La Juventus incassa la quinta sconfitta in Serie A in questa stagione. È valsa la pena ritornare ad Allegri?
© ALLEGRI – FOTO MOSCA
Triplice fischio al Pier Luigi Penzo. La Juventus non va oltre il pareggio contro il Venezia. I bianconeri restano ancora lontani dalla zona Champions, soggiornando al sesto posto. L’infortunio di Dybala condanna la serata negativa della squadra di Allegri. Il suo ritorno non ha, almeno per certi versi, portato i risultati tanto sperati. Il decantato “corto muso” non porta più – in Italia – i grandi risultati a cui aveva abituato. È valsa la pena fare un passo indietro e ritornare ad Allegri? Dopo la sfilza di scudetti vinti tra lui ed Antonio Conte, la società aveva provato a dare un’impronta Europea alla squadra. Cercando di trovare un allenatore che non abbia nei propri dogmi un gioco speculativo. A Sarri prima, ed a Pirlo poi, il tempo non è stato concesso per riuscire in questo. Entrambi sono stati aspramente criticati per tutta la stagione.
MAURIZIO SARRI
Con in panchina Maurizio Sarri sono arrivati poco più dei punti conquistati con Pirlo: 38. 28 gol i segnati e 15 subiti. In Champions League si passò senza troppe difficoltà alla fase ad eliminazione. Il Lione, però, s’impose, mettendo i bianconeri fuori dai giochi. A fine stagione arrivò lo scudetto, ma perse in finale la Coppa Italia.
ANDREA PIRLO
Andrea Pirlo, alla diciassettesima giornata, contava 35 punti. 36 i gol segnati e 15 subiti. Allo stesso tempo, c’era stata anche l’espugnazione del Camp Nou. Primo posto nel girone di Champions, ma l’eliminazione subita soltanto agli ottavi contro il Porto. A fine stagione, non arrivò lo scudetto, la qualificazione alla Champions League, invece, è arrivata con qualche difficoltà. È arrivata, rispetto alla stagione con Sarri in panchina, la Coppa Italia.
IL “NUOVO” ALLEGRI
La Juventus di questa stagione registra 28 punti. Meno dei due anni precedenti. I gol segnati sono meno e quelli subiti poco di più. Rispettivamente 23 e 17. Ciò che spaventa i tifosi bianconeri è soprattutto il numero di sconfitte. Poiché con Sarri e Pirlo alla 17a era arrivata una sola sconfitta. La Juventus del “nuovo” Allegri è uscita dal campo senza punti 5 volte. Nella massima competizione europea sono stati superati i gironi da testa di serie, togliendosi anche la soddisfazione di battere i campioni in carica. Attualmente, la zona Champions non è lontana, ma nemmeno tanto vicina. Ciò fa ipotizzare una corsa fino alla fine per conquistare l’accesso diretto nella massima competizione.
EFFETTO RONALDO?
Il fattor comune della squadra del 2019 e del 2020 era la presenza in campo di uno dei calciatori più forti di tutti i tempi: Cristiano Ronaldo. Tra spregevoli ed insulse critiche, statistiche alla mano, con il portoghese la Juventus iniziava la partita già in vantaggio di un gol. Che le difficoltà incontrate quest’anno siano frutto del suo addio? Probabile. Alla squadra bianconera certamente manca un leader in campo, ma il “cortomuso” sta incontrando grandissime difficoltà a manifestarsi, e portare risultati, quest’anno.