Spalletti: “Convocherò Insigne, Anguissa e Lozano”

Le parole dell'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, alla vigilia del match di Serie A contro l'Empoli.

Articolo di Redazione SDS11/12/2021

© “SPALLETTI-CONFERENZA” – FOTO MOSCA

Il Napoli, dopo la vittoria contro il Leicester, vuole continuare su questa strada anche in Serie A contro l’Empoli nel match valevole per la diciassettesima giornata. Pochi minuti fa il tecnico del club azzurro, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per presentare la partita e rispondere alle varie domande.

Riguardo la partita contro il Leicester e l’Europa League

“C’è disponibilità da parte di tutti a dividersi i ruoli, a prendere in carico delle responsabilità che sarebbero di un altro durante la partita. Questa disponibilità a dividersi i minutaggi delle partite. Con le cinque sostituzioni diventa fondamentale essere titolari del primo tempo e titolari dell’ultima mezzora. Dopo lo sfiancamento dei compagni nella parte iniziale, nel finale di partita chi entra può dare il colpo di grazia. Ho dei ragazzi intelligenti, con i quali si può dialogare.

In Europa League avremmo voluto evitare le più forti e credo che lo stesso valga per loro: vorrebbero evitarci. Ma giocare contro top club europei è sempre importante, è un’opportunità di crescita per una squadra ambiziosa come la nostra. Da questi club c’è da imparare e ci si va a confrontare con piacere. Per arrivare più in là le partite devi vincerle, quindi che tu le incontri ora o più avanti cambia poco”.

Il rapporto con i tifosi e De Laurentiis

“La squadra stava dando tutto per la vittoria, i tifosi ci hanno dato la spinta per arrivare fino alla fine. I tifosi percepiscono questa totale dedizione per la maglia, ora si fidano e tolgono dunque ogni freno alla loro infinita passione per il Napoli. E’ un supporto che ha un peso determinante sui risultati. Con loro al nostro fianco siamo più forti, la nostra metà campo parte da metà campo fino alla punta della curva”.

“Ringrazio il presidente per aver detto che sono il miglior tecnico della sua storia. Lui ha vissuto nel calcio, per cui se dice queste cose fa piacere. Mi mette quasi in difficoltà. Lui ha portato grandi allenatori e grandi giocatori al Napoli. Ma è impossibile fare paragoni diretti tra passato e presente. Le parole del presidente nei miei confronti spingono a lavorare duro nella stessa direzione. La giusta conta delle pecore però sarà a maggio, è lì che si farà la somma dei punti portati a casa”.

Sula partita contro l’Empoli e Andreazzoli

“Considerare la partita con l’Empoli solo come la partita tra il Leicester e il Milan sarebbe l’errore più grande che possiamo fare. Non corriamo il rischio di sottovalutare l’impegno perché basta vedere che calcio sta proponendo l’Empoli. Per riuscire a vincere questa partita dovremo esibire una prestazione top, al massimo delle nostre possibilità, altrimenti sarà dura. All’Empoli vanno fatti i complimenti per come gestisce questa squadra da più anni, per l’identità che ormai ha dato il presidente Corsi a questa società e per l’identità ben definita che la squadra ha in campo.

Con Aurelio ho imparato tante cose, era mio collaboratore. Anche ora imparo moltissimo dai collaboratori perché loro hanno la possibilità di vedere le cose con occhi esterni, con maggiore rilassatezza nella valutazione delle situazioni. Di Andreazzoli ho apprezzato tutte le sue qualità quando l’ho portato con me a fare il collaboratore. L’ho potuto apprezzare a Roma, quando ci ho giocato contro. Basta vedere cosa fa l’Empoli per capire che è un allenatore capace, organizzato e che gestisce le situazioni con equilibrio”.

Chi può recuperare per l’Empoli? “Ho finito da pochi minuti. Insigne, Anguissa e Lozano saranno convocati. Non mi chiedere altro, non chiedete quanto possono giocare perché in queste situazioni così equilibrate si possono trovare nuove soluzioni. Per noi è importante fare bene questa partita perché poi avremo la prossima settimana tutta a disposizione, è tanto che non facciamo una settimana-tipo. Dopo tante settimane di apnea e difficoltà a recuperare averli domani ci permetterà di metterli a posto per la prossima partita”.

Riguardo il ricorso respinto

“Stavolta lo dico con franchezza: sono un po’ deluso. Si fanno riunioni in cui si invoca al dialogo, alla collaborazione tra uomini di campo e istituzioni, poi basta una situazione come questa per capire che è difficile avere un confronto semplice e collaborativo. A fine partita ammisi a tutti i media di aver avuto un comportamento poco opportuno in quel momento, anche se non credo così eccessivo da darmi due giornate. Non avevo mai ricevuto due giornate di squalifiche in carriera. La mia carriera di 500 panchine in Serie A, quasi immacolata dal punto di vista disciplinare, non è bastata per fare trasparenza. Probabilmente questa collaborazione tanto chiacchierata rimane una cosa difficile. Comunque accetto con il massimo rispetto la decisione, ma stavolta non posso nascondere la grande amarezza”.