Stendardo: “Sono legatissimo all’Atalanta ma tiferò Salernitana”

A Salerno ha vissuto una esperienza breve ma intensa, risultando per distacco uno dei migliori calciatori della rosa pur in un'annata coincisa con una mesta retrocessione. A un certo punto della stagione si trasformò in un bomber, con uno score di 4 gol da fare invidia a quasi tutti gli attaccanti in organico.

Iervolino, SalernitanaFoto Mosca
Articolo di Redazione SDS12/01/2023

©️ “IERVOLINO” – FOTO MOSCA

A Salerno ha vissuto una esperienza breve ma intensa, risultando per distacco uno dei migliori calciatori della rosa pur in un’annata coincisa con una mesta retrocessione. A un certo punto della stagione si trasformò in un bomber, con uno score di 4 gol da fare invidia a quasi tutti gli attaccanti in organico. A distanza di tempo ricorda quell’avventura con emozione, merito anche dell’ottimo rapporto che si instaurò con la piazza. Guglielmo Stendardo, che sogna un futuro da allenatore e sta guidando un club in Eccellenza, è il doppio ex per eccellenza della sfida tra Atalanta e Salernitana che si giocherà domenica pomeriggio e la redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva. Ecco le sue dichiarazioni:

1500 tifosi al seguito della Salernitana a Bergamo, può incidere questo fattore anche in campo esterno?
“E’ risaputo che il pubblico granata è il fattore aggiunto, soprattutto in casa ma anche in trasferta. A Bergamo sarà dura, l’Atalanta è un modello di riferimento e anche quello stadio sarà una bolgia. I nerazzurri, tra le mura amiche, possono contare su un pubblico che incide, tra l’altro la rosa è composta da gente fortissima sul piano fisico. Prevedo una grande gara, con uno spettacolo eccellente sugli spalti”.

Anche a Bergamo lei ha scritto pagine di storia…
“Sono felicissimo che l’Atalanta sia un punto di riferimento in Italia e in Europa. E’ un motivo d’orgoglio per tutta Italia vedere un club del genere che raggiunge livelli così elevati. La piazza, poi, è calda e ti spinge e c’è un allenatore che sta svolgendo un lavoro straordinario”.

La Salernitana può sognare un percorso simile? In fondo la tifoseria è già da Champions League…
“La Salernitana oggi ha un presidente ambizioso, di livello. Un manager con una visione internazionale. Per fare quanto fatto a Bergamo occorre un progetto a medio-lungo termine, la piazza deve avere pazienza ed equilibrio perchè i risultati sono frutto di un lavoro che viene da lontano e che non si fa dall’oggi al domani”.

Fa un certo effetto chiamarla mister…
“Anzitutto posso dire che ho sposato un progetto molto interessante con questa società che si chiama LUISS. Mi è stata affidata la guida tecnica della squadra dell’ateneo, militiamo in Eccellenza e disputeremo a breve la semifinale di ritorno della coppa Italia di categoria. Quest’anno ho fatto il corso da allenatore a Coverciano e mi piacerebbe ritagliarmi uno spazio importante anche sotto questa veste. E’ un mestiere difficile, che ti porta a dover gestire molti problemi. Sto facendo un po’ di gavetta, è il secondo anno che alleno tra i dilettanti e mi piacerebbe arrivare tra i professionisti”.

Tiferà Salernitana domenica?
“Sono legatissimo a Bergamo e all’Atalanta ma…sì, tiferò per i granata”.