Napoli-Salernitana, Mazzarri: “Bisogna giocare per la maglia”
Verso Napoli-Salernitana, mister Mazzarri si è soffermato in conferenza per rispondere a qualche domanda. Bisogna onorare la maglia.
©️ “MAZZARRI” – FOTO MOSCA
Verso Napoli-Salernitana, match valido per la 19^ giornata di Serie A, mister Mazzarri si è soffermato in conferenza per rispondere a qualche domanda.
Come sono stati questi giorni di ritiro?
“Hanno lavorato bene, contento di ciò che si è fatto in questa settimana. Un ritiro accettato volentieri, abbiamo fatto cose che con meno tempo non avremo fatto. Speriamo che ciò preparato funzioni, vedendo un Napoli migliore. “A Torino è stata colpa mia e del preparatore, abbiamo imposto dei carichi più pesanti. La Partita non mi è piaciuta.”
Quando è tornato a Napoli si è presentato come un nuovo Mazzarri, rivedremo il vecchio?
“Ho studiato tanto il 433, mi sono aggiornato. E’ un modulo che mi piace, e sono convinto che avendo i giocatori giusti posso rimanere il nuovo Mazzarri.”
Si aspetta un’aiuto dal pubblico domani?
“Qualcuno mi aveva detto non fare la conferenza, ho risposto io metto la faccia non esiste. E’ un momento particolare, chiedo un aiuto allo stadio. Lo spirito dei napoletani lo conosco, che provino a dargli quel qualcosa in più che sempre hanno dato. Se non si riesce a raggiungere ciò richiesto è giusto ce si fischi.“
Punto sulle condizioni dei ragazzi?
“Da quando sono arrivato non ho mai avuto la rosa al completo come a Bergamo. Sicuro però che chiunque al momento io abbia farà il suo domani in campo.”
Gennaio particolare tra Coppa D’africa ed infortuni, come entrare nella testa dei giocatori?
“Si deve giocare per la maglia, per il Napoli. Non ci interessa del resto, degli agenti eccetera. Bisogna far bene i calciatori, onorare i tifosi e maglia”.
Lei ha detto che l’acquisto di Mazzocchi sarebbe stato utile per dare una sveglia a qualcuno, con la Salernitana avremo un altro atteggiamento?
“Pasquale forse era troppo sveglio (ride). Io voglio che lo spirito sia diverso soprattutto rispetto a Torino. Io non voglio più vedere che rimaniamo in 10. Bisogna avere la forza di giocare, pensare a vincere. Dobbiamo esser bravi perché chiunque ci affronta, prova ad innervosirci.”