Elkann non vende la Juve, ma c’è chi lo invita a non mettere più un euro
Nella famiglia Agnelli c’è chi mugugna sui costi esagerati del “giocattolo” Juve e invita calorosamente Elkann a non metterci più un euro.

©️ “JUVE” – FOTO MOSCA
“Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento”. Un comunicato di Exor, la holding della famiglia Agnelli che possiede il 63,8% della Juventus, ha smentito nella giornata di ieri in modo perentorio la notizia che apriva l’edizione di ieri de “Il Giornale”, secondo il quale John Elkann starebbe pianificando la cessione del club bianconero.
Guido Vaciago lo ribadisce oggi su Tuttosport, sottolineando però tutti i dubbi di Elkann:
“È vero, John Elkann non è esattamente entusiasta delle condizioni economico-finanziarie del club e lo testimonia in modo lampante la scelta di un gruppo di amministratori molto attenti per rifondare il gruppo dirigente che si era dimesso, Andrea Agnelli in primis, dopo l’aggressiva inchiesta della Procura di Torino (che non era titolata a indagare, ma questa è un’altra storia). È vero, anche fra i rami meno visibili della famiglia, c’è chi mugugna sui costi esagerati del “giocattolo” e invita calorosamente John a non metterci più un euro. Inoltre, è perfino vero che, considerando un orizzonte di lungo termine, John possa essersi interrogato sul business del calcio e la sua insostenibilità. Ma la cessione della Juventus non è un’idea che finora ha preso in esame”.