Caso Pogba, la Juventus può chiedere i danni
Mattia Grassani, avvocato, ha commentato la vicenda di Pogba positivo al testosterone, analizzandone le possibili conseguenze.
©️ “POGBA” – FOTO MOSCA
Mattia Grassani, avvocato ed esperto di diritto sportivo, ospite della trasmissione Maracanà su TMW Radio, ha commentato la vicenda di Pogba positivo al testosterone. Di seguito, le sue parole:
“Siamo in una fase embrionale, ogni ora può cambiare gli scenari. Certo è che la presenza nelle urine nel primo campione di tracce di testosterone è qualcosa di allarmante che va immediatamente spiegato. E’ stato sospeso il giocatore cautelarmente, ma è un dato che nel calcio di vertice deve far riflettere. Erano tanti anni che non si avevano top player positivi a queste sostanze. Difficile dire quale sarà la sanzione, ma se sarà confermata la positività senza una volontà intenzionale, la sanzione potrebbe essere vicina ai quattro anni”.
Ha poi aggiunto: “Il quadro è molto preoccupante, serio, grave, certo è che adesso con la sospensione la palla è anche alla Juventus, che potrebbe già oggi sospendere Pogba dall’attività e dalla retribuzione. Potrebbe attendere la conclusione del procedimento, che sarà molto celere. Alla fine potrà decidere se mantenere in piedi il contratto con il francese o risolverlo e nel caso a tutela degli azionisti chiedere un danno, che è tecnico, patrimoniale, d’immagine”.