Lecce, Corvino: “È iniziato un nuovo ciclo, i giudizi sono frettolosi”
Il direttore dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, ha parlato del campionato e del mercato del club giallorosso.
Il direttore dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, artefice del mercato giallorosso, ha parlato ai microfoni di RadioFirenzeViola. Di seguito, le sue parole:
“Quando ti propongono un contratto con l’obiettivo di aprire un nuovo ciclo vuol dire che hai la fiducia di chi giudica il tuo lavoro. Abbiamo da poco concluso un ciclo con il Lecce che ha portato a una promozione e a una salvezza con la prima squadra e a una promozione e a uno scudetto con la Primavera. Adesso, in questo nuovo percorso, abbiamo la squadra più giovane e col monte ingaggi più basso del campionato, oltre ad aver portato sette giovani del nostro vivaio in prima squadra. Il mio compito è sempre quello di scandagliare mercati che siano sostenibili e che siano in linea con un bilancio sano, che non deve avere perdite. Almqvist e Krstovic in tal senso sono figli di un mercato fatto più con le idee che col portafoglio”.
Sulla Fiorentina
“Siamo solo alla terza giornata di campionato… siamo solo alle “prove di trasmissione”. Questa è una fase in cui siamo ai nastri di partenza. I giudizi ora sono frettolosi, sia in un senso che in un altro. Intanto la Fiorentina ha superato il playoff di Conference e perdere contro l’Inter ci sta: a volte meglio perdere 4-0 che 1-0. Una volta, con il Lecce di qualche anno fa, perdemmo 6-0 a San Siro e mi presentai negli spogliatoi con i pasticciotti, per far capire alla mia squadra che sapevo che il gruppo aveva dato tutto”.
Riguardo Milenkovic: “Non c’è solo lui nella Fiorentina attuale tra i giocatori che ho portato. Ci sono anche Terracciano, Sottil, Castrovilli e il giovane Comuzzo, che è diventato un nazionale… contro il Lecce ho visto una Fiorentina che ha dominato nel primo tempo, forte anche del timore reverenziale che aveva la mia squadra. Come i viola hanno abbassato il ritmo, si è concretizzata la rimonta. A volte il calcio è spietato: ti può aiutare come ti può penalizzare”.